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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Gennaio 2007
 
   
  MALTEMPO: CONFAGRICOLTURA, ECCO I SETTORI A RISCHIO SE IL TERMOMETRO SCENDE IMPROVVISAMENTE

 
   
   Il maltempo è in arrivo e il previsto consistente abbassamento della temperatura, con diffuse gelate, sta destando molte preoccupazioni tra gli agricoltori italiani, che temono danni agronomici ed economici consistenti a carico degli allevamenti e delle coltivazioni in campo. Con queste parole, Confagricoltura commenta le previsioni dei meteorologi che annunciano l’arrivo del maltempo. “Non bisogna però dimenticare – aggiunge Confagricoltura - che il caldo e la siccità degli ultimi tempi non hanno giovato alla produzione agricola, e che ora c’è bisogno di precipitazioni per ricostituire le falde e scongiurare il rischio di deficit idrico che potrebbe presentarsi quando le colture andranno nella fase del pieno sviluppo vegetativo”. “Tutto dipende da come si verificherà il cambiamento climatico - sostiene Confagricoltura -. Se l’abbassamento della temperatura al di sotto di zero gradi sarà improvviso, generalizzato e persistente avremo dei danni alle coltivazioni molto ingenti e tali da mettere in crisi alcuni particolari comparti”. In base ad una analisi condotta da Confagricoltura sull’intero territorio nazionale emergono alcune situazioni critiche che l’Organizzazione degli imprenditori sta monitorando con attenzione e continuità. Ecco di seguito un elenco preciso dei rischi che le gelate possono comportare su alcuni settori. <B< cereali altri ed duro frumento tenero,>. Le piantine sono già spuntate dai campi e, secondo le rilevazioni di Confagricoltura, hanno raggiunto un’altezza tra i dieci e i quindici centimetri. E’ questo un momento assai delicato del ciclo vegetativo della pianta. Le difese contro le gelate eventuali sono minime. Pertanto il rischio di danno irreversibile alla coltura è molto alto. Confagricoltura ricorda che tra frumento tenero, frumento duro ed orzo nell’autunno 2006 in Italia sono stati seminati circa 2,5 milioni di ettari. Ortaggi a foglia di pieno campo - In questa fase sono coltivati parecchi prodotti orticoli di primaria importanza per l’agricoltura italiana, come il radicchio, i cavolfiori, i cavoli, gli spinaci e le insalate. Secondo la rilevazioni di Confagricoltura una eventuale, improvvisa e forte gelata comprometterebbe tutto il ciclo di coltivazione, decretando forti perdite per i produttori italiani. Frutta fresca. - L’italia è il primo produttore all’interno dell’Unione europea di pesche, albicocche e nettarine. In totale si contano circa 85. 000 ettari. Questo settore, estremamente importante in molte regioni italiane quali la Romagna, la Campania, la Sicilia e la Calabria è particolarmente vulnerabile al rischio gelate. I tecnici di Confagricoltura riferiscono che, l’eccessivo caldo degli ultimi mesi, ha determinato l’anticipazione della gemmazione ed il alcuni casi anche l’anticipo della fioritura. In caso di gelate ci sarebbero danni irreversibili alla produzione nazionale. Floricoltura. - Il caldo di queste settimane ha portato all’anticipo della fioritura, come nel caso delle mimose. Se dovesse verificarsi un abbassamento delle temperature al di sotto di zero gradi, vi sarebbero dei danni alle piante in pieno campo che, nei casi migliori, potrebbero perdere uno o più cicli di fioritura. In quelli peggiori potrebbe essere compromessa l’intera piantina. “Per il momento - commenta Confagricoltura - siamo solo in una fase di pre-allarme, ma il fenomeno va adeguatamente monitorato da parte delle autorità competenti. Occorre definire una mappatura delle zone e delle colture più a rischio”. .  
   
 

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