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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  PRESENTATI I DATI DI ŽTREND MARCHEŽ, LŽOSSERVATORIO REGIONALE SULLŽARTIGIANATO E LA PICCOLA IMPRESA DELLE MARCHE.

 
   
  Ancona, 19 Dicembre 2011 - ŽI segnali di ripresa registrati lo scorso anno, non hanno continuato in quello in corso. Purtroppo la crisi perdura e colpisce anche il sistema economico e lŽoccupazione nel Paese e le Marche non vengono risparmiate. Anche il comparto artigiano risente dei contraccolpi della crisi e le prospettive non appaiono rosee. La Regione continuera` a sostenere, come ha sempre fatto, lŽartigianato marchigiano, spina dorsale dellŽeconomia del nostro territorio e fonte di lavoro per migliaia di famiglie. Come in passato e` gia` accaduto, sapremo superare le difficolta` se riusciremo a lavorare insieme, concentrando forze, idee e risorse su progetti e obiettivi condivisi. Il contributo che le associazioni di categoria danno da questo punto di vista e` rilevante, cosi` come e` fondamentale disporre di dati e informazioni dettagliati, che possano guidare le decisioni politiche, affinche` queste siano efficaci nel superamento dei problemi che abbiamo di fronteŽ. Lo ha dichiarato il 15 dicembre lŽAssessore regionale allŽIndustria e Artigianato Sara Giannini, commentando i dati di ŽTrend MarcheŽ, lŽOsservatorio regionale sullŽartigianato e la piccola impresa delle Marche, promosso da Banca Popolare di Ancona, Confartigianato Marche, Cna Marche, con la collaborazione dellŽIstat. Alla conferenza stampa di presentazione di ŽTrend MarcheŽ sono intervenuti Luciano Goffi, direttore generale della Banca popolare di Ancona, Ilario Favaretto dellŽuniversita` degli studi di Urbino, Gian Luca Gregori dellŽuniversita` politecnica delle Marche, Michele Bacco del Centro Studi Sintesi di Mestre, lŽAssessore regionale allŽIndustria e Artigianato Sara Giannini, il presidente Cna Marche Renato Picciaiola, il segretario Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli. LŽeconomia Delle Marche In Recessione Nel 2012 Quello che emerge e` un quadro a tinte fosche. Siamo in recessione, secondo i dati di Prometeia elaborati per Trend Marche, e non sara` facile uscirne. Se il Pil delle Marche, nel 2011, e` cresciuto appena dello 0,3 per cento, la meta` rispetto allo 0,6 per cento dellŽItalia, il prossimo anno e` previsto un calo del Pil dello 0,6 per cento, il doppio della media nazionale che si fermera` a Ž0,3 per cento. Complessivamente le Marche contribuiscono alla formazione del Pil nazionale con 41,9 miliardi di euro, pari al 2,7 per cento. Nella nostra regione il Pil per abitante nel 2011 e` stato di 26.510 euro, superiore dellŽ1,6 per cento rispetto a quello nazionale, mentre il Pil per unita` di lavoro si e` attestato su 58.915 euro, il 9,3 per cento piu` basso rispetto alla media nazionale. Insomma, per fortuna ci sono le pensioni dei nostri nonni a sostenere il reddito dei marchigiani. Negativo anche lŽandamento di consumi e investimenti che diminuiranno dello 0,4 per cento. Cattive notizie anche dal mercato del lavoro dove il tasso di disoccupazione nel 2012, secondo lŽelaborazione di Trend su dati Prometeia, dovrebbe salire dal 6,6 al 7 per cento. Artigianato E Piccola Impresa, Stop Alla Ripresa, EŽ Arrivata La Stagnazione Di fronte alla recessione generale dellŽeconomia marchigiana, lŽartigianato e la piccola impresa non potevano fare eccezione. Secondo Trend Marche dal primo semestre 2011, sul settore e` arrivata la stagnazione e si e` interrotta la timida fase di ripresa affacciatasi nel corso del 2010. Difatti, dopo essere cresciuto dapprima del 3,1 e poi del 7,4% nel primo e secondo semestre 2010, nel primo semestre 2011 il fatturato cresce solo dellŽ1,1% rispetto allo stesso semestre dellŽanno prima. A conferma della nuova caduta di tono della congiuntura della micro e della piccola impresa delle Marche (ricordiamo che Trendmarche rileva le dinamiche congiunturali sulla base delle contabilita` di un campione di 3 mila imprese con meno di 20 addetti asseverato dallŽIstat regionale) si osserva che anche gli investimenti registrano una diminuzione dopo essere cresciuti per tutto il 2010 A fronte della stagnazione del fatturato e della diminuzione degli investimenti, si registra, da un lato una stabilita` delle spese per retribuzioni, dallŽaltro, il proseguire della crescita delle spese per consumi: il primo indicatore suggerisce che lŽoccupazione nelle micro e piccole imprese continua ancora a tenere, il secondo che i livelli della produzione continuano a riprendersi senza pero` che ad essi corrisponda un crescita del fatturato. Se ne deduce che i margini di reddivita` sono in decisa ulteriore diminuzione e che le imprese cercano di mantenere o riguadagnare quote di mercato sacrificando i guadagni e continuando a sopportare costi sempre piu` elevati. Per le costruzioni e le manifatture i livelli di fatturato registrati nella prima meta` del 2011 restano molto al di sotto di quelli registrati prima della crisi: per le manifatture il fatturato e` calato tra il primo semestre del 2008 e il primo del 2011 di oltre il 20%, per le costruzioni del 17% e per il terziario solo dello 0,3%. Il Peso Della Manovra Monti Sulle Famiglie Marchigiane In questo scenario arriva sulle famiglie marchigiane anche il peso della manovra Monti. Secondo le elaborazioni presentate da Trend Marche, una famiglia con un redito di 30 mila euro nel 2012 avra` una maggior tassazione di 326 euro che diventano 505 se il reddito sale a 40 mila euro e 852 per un reddito di 75 mila euro. Per quanto riguarda le accise sui carburanti, una vettura a gasolio circolante nelle Marche (consumo medio 1.480 litri) avra` una maggiore spesa di 321 euro mentre unŽautovettura a benzina (consumo medio 750 litri) costera` 135 euro in piu`. Infine, su un reddito disponibile medio di una famiglia marchigiana di 46.485 euro, lŽaumento delle aliquote Iva, incidera` per 138 euro.  
   
 

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