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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  CULTURA: L’ABRUZZO SI IMPEGNA A POTENZIARE PREMIO PER LA PACE

 
   
  L´aquila, 19 dicembre 2011 - Dal difficile lavoro quotidiano per garantire una esistenza dignitosa in Paesi martoriati dalla guerra e dalla povertà all´azione di solidarietà dei preti missionari fino all´attività di aiuto dei volontari della Croce rossa. Questa mattina, presso l´auditorium di Palazzo Silone, il Premio Abruzzo per la Pace e i diritti umani ha conosciuto i vincitori della Iv edizione, fortemente voluta dall´assessore alla Cultura Luigi De Fanis. Il primo premio, sezione internazionale, è andata alla Comunità di pace di San José de Apartadò in Columbia; il secondo premio ex-aequo è andato invece a mons. Antonio Sciarra e Maria Teresa Letta, commissario Abruzzo della Croce rossa. Il Premio Abruzzo per la Pace è stato istituito con la legge 29 del 2005, è rimasto sospeso dal 2008 e quest´anno, "grazie anche all´azione dei consiglieri regionali Nicoletta Verì, Maurizio Acerbo e Francesca Petri" ha voluto sottolineare l´assessore De Fanis, è tornato a vivere grazie ad un piccolo finanziamento trovato tra le pieghe del bilancio. "La nostra volontà -ha spiegato De Fanis ad una platea composta maggiormente di giovani studenti - è di potenziare l´iniziativa che crediamo sia di grande stimolo e riflessione per il lavoro che decine e decine di operatori umanitari svolgono in ogni parte del mondo. La ripresa del Premio è solo il primo passo, anche perché questa iniziativa può contare sull´entusiasmo di alcuni consiglieri regionali". Nel suo intervento, l´assessore De Fanis ha parlato "di un mondo sommerso, lontano dalle luci dei circuiti informativi nazionali e internazionali, che quotidianamente costruisce futuro e dà speranze a generazioni che altrimenti non ne avrebbero". Nel consegnare i premi, il Comitato per la pace e i diritti umani che ha scelto tra decine e decine di dossier pervenuti sul tavolo del comitato stesso, ha sottolineato come la Comunità di Pace di San José de Apartadò "rappresenta un significativo esempio di costruzione di percorsi di pace dal basso. All´interno del conflitto columbiano, ha assunto la non violenza come pratica attiva per una soluzione pacifica e negoziata". Per Antonio Sciarra, parroco della Diocesi dei Marsi, la motivazione parla della forza "di aver fondato nel 1993 una missione cattolica in Albania, all´interno della quale ha promosso laboratori e scuole professionali e realizzato numerosi progetti di sostengo alle donne vittima della tratta". La motivazione del premio a Maria Teresa Letta evidenzia invece "il lavoro svolto in qualità di delegata della Croce rossa internazionale in Bosnia, Kossovo e Serbia e l´attenzione al mondo dell´infanzia".  
   
 

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