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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  ZAIA: SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE BASTA BUGIE, INCERTEZZE E TAGLI SONO DEL GOVERNO

 
   
  Venezia, 15 dicembre 2011 - Trasporto pubblico locale, sanità, liberalizzazioni, Province: tutto ancora da decidere. Per il presiedente della Regione del Veneto, Luca Zaia, al termine della Conferenza dei Presidenti delle Regioni che si è tenuta il 15 dicembre a Roma, la sintesi è: “Nessuna bella notizia”. “Esiste ancora la totale e assoluta incertezza rispetto al finanziamento del trasporto pubblico locale – ha spiegato Zaia –: ciò significa che i nostri pendolari, studenti, lavoratori e cittadini in generale, ancora oggi non hanno certezza del mantenimento dei servizi. Incontri ufficiali, al momento, non sono ancora stati definiti e noi chiediamo con gran forza al governo che si decida a riceverci e a darci risposte su questo tema. Gli sviluppi sul trasporto pubblico locale ci preoccupano non poco, perché su tale fronte si corre il rischio di mettere in ginocchio un Paese intero. Ma siamo anche preoccupati soprattutto della grande demagogia che si sta diffondendo ‘lungo i binari’, dove le opposizioni dei singoli Governatori vendono questa vicenda come un fallimento delle Regioni. Queste ultime, invece, non c’entrano nulla, si tratta di una partita tutta nazionale e i finanziamenti vengono dal Governo, che in questo momento non è in grado di dirci quanto ci darà”. “E’ alquanto imbarazzante votare una manovra come questa – ha proseguito Zaia –. Abbiamo visto piazze inneggiare ai tecnici perché avrebbero sicuramente portato un rigore che poi non c’è stato. La vicenda della liberalizzazione dei farmaci, ad esempio, prima annunciata e poi saltata a piè pari, è il biglietto da visita di questo Governo. Ma rimangono aperte anche altre questioni, come quella delle Province e della tassa sulle imbarcazioni”. A proposito di quest’ultima, Zaia ha puntualizzato: “Siamo a favore della tassa sulle imbarcazioni di lusso, ma non possiamo permetterci, ad esempio, che l’ospite austriaco o tedesco che tiene la propria barca in una delle darsene del Veneto scappi e vada in Croazia perché qualcuno ha deciso che bisogna far pagare anche centinaia di euro al giorno per lo stazionamento. Questo significa perdere turisti e quindi causare un grave danno alla nostra economia e perdere posti di lavoro”. Il presidente veneto si è infine soffermato sul tema della sanità: “E’ in ballo un riparto di 106 miliardi di euro e su questo fronte c’è una vertenza in piedi: abbiamo fatto ricorso ai provvedimenti del Governo Berlusconi contro il ticket. Il Veneto ha ricorso al Tar e alla Corte Costituzionale, perché è inaccettabile che si pensi di scaricare l’inefficienza di chi fa i conti a livello nazionale sulle Regioni. Oggi i nostri cittadini sono costretti a pagare un ticket aggiuntivo per le visite perché il Governo ha deciso di scaricare ingiustamente sulle Regioni virtuose come la nostra un recupero di quasi 100 milioni di euro che molti territori spreconi non riuscivano a recuperare per l’inusitato numero di esenti assistiti”.  
   
 

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