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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  FORMIGONI: MASSIMA CURA AI MALATI TERMINALI CELEBRAZIONI PER IL DECENNALE DELL´HOSPICE CABRINI DEL SACCO LA REGIONE E´ LEADER IN ITALIA PER LE TERAPIE DEL DOLORE

 
   
   Milano, 19 dicembre 2011 - Saranno oltre 22.500 i malati terminali di cui il sistema sanitario regionale si prenderà cura nel 2012. È questo l´impegno che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, annuncerà all´evento di celebrazione del decennale dell´hospice Santa Francesca Cabrini dell´ospedale Sacco presso la casa di cura Columbus, il 16 dicembre al trentunesimo piano di Palazzo Pirelli. Cure Palliative Per I Pazienti Terminali - Le Regole 2012 della sanità lombarda - sottolinea Formigoni - prevedono come obiettivo per l´anno prossimo la presa in carico con percorsi di cure palliative di almeno il 75 per cento degli oltre 30mila pazienti terminali lombardi, a fronte di un target fissato su scala nazionale pari al 65 per cento. Di questi pazienti, inoltre, almeno il 20 per cento sarà assistito a livello domiciliare. La Struttura Di Regione - Regione Lombardia - sottolinea Formigoni - ´ha posto una specifica attenzione alla tematica del dolore e, in particolare, all´assistenza ai malati terminali, per rendere più confortevoli e meno gravose le ultime fasi di vita´. Questo impegno, iniziato diversi anni fa, rende la Lombardia la regione italiana più avanzata a livello nazionale anche nella realizzazione della rete per le cure palliative, come dimostrano i dati: 31 unità di cure palliative accreditate; 51 strutture dedicate ai malati terminali con 644 posti letto attivi. Sull´intero territorio regionale è attivo il servizio di cure palliative oncologiche domiciliari, che ha ottenuto nel 2009 un importante riconoscimento dalla Joint Commission statunitense. Questo servizio, sperimentato negli anni scorsi a Milano e a cui anche il Sacco ha preso parte da subito, coinvolge ormai quasi 40 strutture sanitarie, pubbliche e private, su tutte le 15 Asl della regione. L´impegno Del Sacco - In prima linea, in questo sforzo, c´è l´azienda ospedaliera Sacco e, in particolare, l´hospice Santa Francesca Cabrini nato 10 anni presso la casa di cura Columbus in via Buonarroti 48 a Milano. E proprio a questa esperienza - che vede protagonisti il dipartimento oncologico del Sacco diretto dalla dottoressa Elena Piazza, l´istituto religioso Columbus e i volontari dell´associazione Hospitale Santa Francesca Cabrini che da 10 anni gestiscono l´hospice - è dedicato il libro dal titolo ´Il grande campo della vita´ scritto da Fabio Cavallari. Al lancio del volume, edito da Lindau, si accompagna la raccolta di fondi per sostenere l´attività dell´hospice della clinica San Riccardo Pampuri di Asunción in Paraguay, con cui il Sacco ha avviato un gemellaggio di cooperazione internazionale. La Collaborazione Pubblico-privato ´Guardo a questa esperienza con soddisfazione e con particolare interesse - commenta Formigoni -. Essa infatti costituisce un esempio tra i migliori di ciò che da sempre Regione Lombardia ha voluto favorire e promuovere con forza, e cioè lo sviluppo di innovative forme di collaborazione tra pubblico e privato´. Una collaborazione, questa, che ´richiama quella secolare capacità dei soggetti della società civile e religiosa lombarda di auto-organizzarsi per far fronte ai problemi e ai bisogni´.  
   
 

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