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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  GENERE E MEDICINA: CRESCE LA RICERCA

 
   
  Trento, 19 dicembre 2011 - In medicina uomini e donne vengono trattati nello stesso modo anche se spesso le patologie sono diverse, e cos¨¬ la risposta alle cure, il modo di reagire ai farmaci, alle terapie. E´ importante perci¨° studiare il perch¨¦ di queste differenze, sensibilizzando le persone e le istituzioni ai diversi aspetti della problematica "di genere". Questo lo scopo primario dell´incontro organizzato il 17 dicembre dall´ Armet (Associazione ricerca medica trentina) in collaborazione con la Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ¨C Sezione provinciale di Trento - presso la Fondazione Caritro, dal titolo ¡°Genere (Uomo e Donna) e Medicina¡±, patrocinato dagli Assessorati alle Pari opportunit¨¤ e alla Salute della Provincia autonoma di Trento, dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari e all´Aiac- Associazione italiana aritmologia e cardiostimolazione. All´incontro ha partecipato anche l´assessore provinciale Lia Giovanazzi Beltrami, che ha sottolineato come questa giornata rappresenti l´inizio di un cammino "sul tema dei rapporti fra genere e salute, genere e benessere. La proposta che facciamo ¨¨ quella di sviluppare, a partire da marzo, con tutti i soggetti che operano in questo campo, un percorso in vari luoghi del Trentino, per approfondire la nostra conoscenza delle differenze fra uomini e donne anche in campo sanitario." La medicina di genere si occupa dello studio, nelle scienze biomediche, delle differenze legate al genere (maschile/femminile) di appartenenza, non solo da un punto di vista anatomo/fisiologico, ma anche delle differenze biologiche, funzionali, psicologiche, sociali e culturali, oltre che di risposta alle cure. Differenze importanti, ma spesso sottovalutate o ignorate. L´armet, che come spiegato dal dottor Mario Cristofolini, si interessa alla ricerca medica trentina, cercando di coordinare le diverse iniziative che si sviluppano sul territorio, ha inteso puntare i riflettori su questa branca degli studi, per fare emergere quanto gi¨¤ si fa e quanto potrebbe essere approfondito ulteriormente. "Ci muoviamo su un terreno ancora in parte vergine, quindi ideale per l´attivit¨¤ di ricerca - ha detto a sua volta Giandomenico Nollo, che conduce attivit¨¤ di ricerca nel campo della biofisica medica per la Fbk e l´Universit¨¤ di Trento - : Stiamo andando progressivamente nella direzione di una medicina ´personalizzata´, sempre pi¨´ attenta alla specificit¨¤ rappresentata da ogni singolo paziente. In quest´ottica anche il genere conta." "E´ un percorso ancora in parte da costruire - ha spiegato a sua volta l´assessore Beltrami - e quindi ¨¨ necessario insistere, perch¨¦ un percorso che ci sta molto a cuore. Quando si avvia un´iniziativa nuova, sempre si fa fatica a farla passare. Ricordo quando abbiamo iniziato a parlare di dialogo interculturale, pi¨´ di 20 anni fa, anche utilizzando strumenti nuovi come un festival cinematografico, che proprio in questi giorni approda a Gerusalemme: c´erano pochissime persone. Oggi tutti ne parlano. Cos¨¬ ¨¨ per le problematiche di genere: si fa fatica a farle uscire, si fa fatica a fare penetrare nella nostra cultura nonostante si realizzino molte iniziative. Ma bisogna perseverare, mettendo in rete le risorse, le idee. Cos¨¬ i frutti maturano." Ivana di Camillo della Lega italiana per la lotta contro i tumori, gi¨¤ consigliera comunale a Trento, impegnata da sempre nel campo delle pari opportunit¨¤, ha a sua volta ribadito l´importanza di collegare fra loro tutti gli ambiti istituzionali. "Il mondo delle pari opportunit¨¤ ¨¨ gi¨¤ attivo su queste tematiche, ma deve allargarle a tutta la popolazione, anche con l´indispensabile coinvolgimento della parte maschile della popolazione." Nel corso della mattinata diversi esperti hanno poi affrontato le problematiche specifice riguardanti la diversit¨¤ di genere e l´approccio medico-sanitario e della ricerca nei confronti dell´universo femminile. Scheda: la Medicina di Genere - La Medicina di Genere si occupa dello studio, nelle scienze biomediche, delle differenze legate al genere (maschile/femminile) di appartenenza, non solo da un punto di vista anatomo/fisiologico, ma anche delle differenze biologiche, funzionali, psicologiche, sociali e culturali, oltre che di risposta alle cure. Una ampia serie di studi scientifici dimostra che la fisiologia degli uomini e delle donne ¨¨ diversa e che tale diversit¨¤ influisce sul modo in cui una patologia si sviluppa, viene diagnosticata, curata e affrontata dal paziente. Per questo medici, ricercatori, aziende farmaceutiche, ma anche istituzioni pubbliche devono preoccuparsi che assistenza e terapie siano adeguate alle caratteristiche della persona, incluse quelle di genere. Il concetto di ´diversit¨¤ tra generi´ serve a garantire a tutti, uomini o donne, il migliore trattamento auspicabile in funzione delle specificit¨¤ cosa che non avviene ancora in misura soddisfacente. Tale concetto dovrebbe servire a far s¨¬ che donne e uomini debbano essere uguali anche nel diritto alla salute e di fronte ai servizi socio©\sanitari e rientra nel pi¨´ ampio concetto di pari opportunit¨¤. Al contrario numerose evidenze scientifiche indicano come le donne in vari contesti clinici ricevano meno procedure diagnostiche e terapeutiche rispetto agli uomini, anche se i motivi di tale differenza sono ancora oggetto di studio. In generale uomini e donne sono colpiti dalle patologie in percentuali e fasi della vita diverse e rispondono ai farmaci in modo differente. Ad esempio dopo una certa et¨¤ le donne sono pi¨´ esposte al rischio di patologie cardiovascolari rispetto agli uomini? Nelle donne il sistema immunitario di risposta alle infezioni ¨¨ pi¨´ vigoroso rispetto a quello degli uomini? Le donne rispondono meno ad alcuni farmaci per l¡¯ipertensione arteriosa rispetto ai maschi. Le differenze sono numerose tra uomo e donna riguardo alla costituzione anatomica e fisiologica dei vari organi e della loro risposta agli stress: in particolare cuore e cervello sono stati studiati approfonditamente a questo riguardo. Le differenze di genere sono una realt¨¤ scientifica ormai consolidata, che la medicina deve saper valutare. Uomini e donne non possono essere assimilati: ciascun genere deve essere considerato nella sua specificit¨¤, non solo quando si tratta di valutare il modo in cui si sviluppa una patologia, ma anche nella ricerca e sperimentazione di nuove terapie farmacologiche. Il genere condiziona non solo la patologia, ma anche le terapie, e influenza sia il percorso dei farmaci all´interno dell´organismo umano sia il loro meccanismo d´azione (distribuzione nell¡¯organismo, eliminazione, concentrazione nel sangue¡­.). Inoltre, donne e uomini rispondono diversamente ad alcuni tipi di farmaci ed esempi evidenti si hanno ad esempio nel trattamento dell´ipertensione e della depressione. A questo riguardo ad esempio si nota che nonostante la differente risposta alle terapie farmacologiche e sebbene le donne consumino circa il 40% di farmaci in pi¨´ rispetto agli uomini, fino a un recente passato gran parte dei nuovi farmaci venivano testati solo sugli uomini e molti principi attivi non sono mai stati sperimentati sulla popolazione femminile. Oggi negli Usa le donne sono obbligatoriamente inserite nei trial clinici e la Food and Drug Administration americana (Fda) ha istituito un ufficio che si occupa specificamente della salute delle donne e della loro partecipazione agli studi. In Italia: ¨¨ stata insediata nel 2007 presso il Ministero della Salute la ´Commissione Salute delle Donne´, nel 2008 l´Istituto Superiore di Sanit¨¤ ha dato avvio ad un progetto strategico incentrato sull´impatto delle terapie a seconda del genere manifestando una maggiore attenzione e considerazione della specificit¨¤ di genere. Le Istituzioni europee nel maggio 2010 a Bruxelles hanno proposto una legge, analoga a quella americana, che renda obbligatoria in Europa un´equa rappresentanza femminile (50%) nei trial dialcune patologie cardiovascolari e ictus. Cosa ¨¨ l¡¯Armet? L´armet ¨¨ una associazione di volontariato a carattere scientifico nata nel 2005 sulla spinta di 10 soci fondatori. Fanno parte dell¡¯associazione un centinaio di professionisti con professionalit¨¤ provenienti da varie discipline (principalmente medici ma anche biologi, fisici, chimici) impegnati nella ricerca o semplici cultori della materia. L¡¯impegno dell¡¯associazione ¨¨ volto in particolare a promuovere ed incoraggiare attivit¨¤ di ricerca, studio, aggiornamento e formazione in ambito scientifico, specificatamente biomedico, con particolare riguardo alla realt¨¤ provinciale. La necessit¨¤ di sviluppare la ricerca medica (anche puntando su partnership qualificate ed attraverso soluzioni innovative) ¨¨ ancor pi¨´ importante in una regione, come la nostra, priva della Facolt¨¤ di Medicina e Chirurgia. Altro tema generale ¨¨ l¡¯affrontare tematiche di attualit¨¤ sociale e politica, anche elaborando proposte e documenti ed organizzando seminari e gruppi di lavoro con il fine di indicare possibili soluzioni alle istituzioni.  
   
 

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