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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  SANITÀ, 10% RICOVERI PER PAZIENTI FUORI REGIONE LOMBARDIA FORMIGONI: INDICE DI ASSOLUTA QUALITÀ DEL NOSTRO SISTEMA

 
   
   Milano, 19 dicembre 2011 - I dati sull´attrattività sanitaria dei sistemi regionali confermano da ormai oltre 10 anni (1998-2009) l´indiscusso primato italiano della Lombardia, il cui saldo tra ingressi e uscite è stato nel 2009 (ultimo dato disponibile) di oltre 72.000 unità, cifra superiore di circa il 40% rispetto alla seconda regione, l´Emilia Romagna, e di quasi 4 volte rispetto alle terze, Lazio, Toscana, e Veneto. In Lombardia, la percentuale di ricoveri di pazienti provenienti da fuori regione (ricoveri ordinari per acuti e riabilitazione) è ormai costante intorno al 10% sul totale dei ricoveri. Anche sulla mobilità passiva (numero dei pazienti che escono da una regione per ricorrere ad altri sistemi sanitari) la Lombardia si conferma la migliore, con il dato più basso in assoluto, pari al 4,1% di cittadini che scelgono di farsi curare extra-regione, a fronte di una media nazionale del 13% con picchi che superano il 30% (Basilicata e Valle d´Aosta). Rapporto Aiop - Questi alcuni dei dati ricordati oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni in occasione della presentazione del Rapporto 2011 di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), che si è svolta oggi al Circolo della Stampa di Milano. ´La capacità di attrarre pazienti da altre regioni - ha spiegato Formigoni - e di trattenere i propri nella propria rete ospedaliera può essere assunta come misura obiettiva della qualità di ogni sistema sanitario regionale. Se questo dato viene appaiato alla capacità di mantenere i conti in equilibrio, si ottiene un indicatore complessivo di performance molto affidabile´. Rimborsi Extra Regione - ´Nella manovra correttiva dello scorso luglio - ha spiegato Formigoni - Regione Lombardia si è vista costretta a tagliare gli extra-rimborsi per i pazienti provenienti da fuori regione, uniformandoli alle tariffe nazionali´. Questo ha creato ´comprensibili difficoltà agli erogatori, pubblici e privati´, ulteriormente sotto pressione in questo contesto di generalizzata difficoltà congiunturale. ´Regione Lombardia - ha aggiunto Formigoni - è fortemente determinata a risolvere questa criticità intervenendo nella richiesta di specifiche integrazioni del Tuc (tariffa unica convenzionale) nazionale relativamente alle categorie attualmente più penalizzate, ovvero la protesica ortopedica e quella valvolare cardiaca. Riteniamo questa soluzione soddisfacente ed adeguata; prevediamo e ci stiamo impegnando a fondo affinché la conferenza Stato Regioni adotti questi provvedimenti entro i primi mesi del prossimo anno´. Pubblico E Privato - Stabile la presenza del privato nel sistema ospedaliero lombardo. Calcolata per numero di posti letto, è pari al 21,7% e si colloca al sesto posto, a pari merito con Piemonte e Sicilia, e dopo Calabria, Campania, Lazio, Emilia Romagna e Abruzzo, mantenendosi perfettamente allineata al livello medio nazionale (21,3%). La spesa per la sanità pubblica italiana corrisponda al 7,2% del Pil, dato che è tra i più bassi d´Europa. ´Nel caso della Lombardia - ha detto ancora il presidente - che sconta da sempre un sottodimensionamento del finanziamento pro-capite rispetto alla media nazionale, questo valore scende addirittura al 5,4% del Pil. Si tratta senza dubbio di un valore estremamente contenuto in senso assoluto. Considerandolo poi in relazione sia agli elevati volumi di prestazioni effettuate sia al loro indubbio standard qualitativo elevato, in alcuni casi elevatissimo, giungiamo quindi alla conclusione che in Lombardia è presente un sistema sanitario in grado di garantire un rapporto costi/benefici in assoluto tra i più migliori al mondo´. Appropriatezza - Sul capitolo dell´appropriatezza, il presidente ha poi ricordato che il tasso di ospedalizzazione in Lombardia è sceso dal valore di 176,7 per 1000 residenti nel 1997 al valore di 127 per 1000 residenti nel 2010, pari a un decremento di quasi il 30%. In particolare, dal 2007 al 2010 si registra un calo del numero totale di ricoveri (ordinari + day hospital) da 193mila a 158mila, pari al 18%. In accordo con questa tendenza di lunga durata, anche nel 2010 il numero dei ricoveri ospedalieri totali in Lombardia conosce una riduzione. ´Si tratta senza dubbio - ha concluso Formigoni - di un eccellente risultato a riprova dell´efficacia delle politiche regionali volte da sempre alla ricerca della massima appropriatezza e all´eliminazione di sprechi e inefficienze, anzitutto a vantaggio del benessere complessivo dei propri pazienti´.  
   
 

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