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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Gennaio 2012 |
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CHI HA IL NASO MIGLIORE? SECONDO UNO STUDIO È L´UOMO MODERNO
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Bruxelles, 17 gennaio 2012 - Un team di scienziati finanziati dall´Ue ha scoperto che i lobi temporali umani che hanno un ruolo fondamentale nel senso dell´olfatto, nella memoria, nel linguaggio e nelle funzioni sociali sono relativamente più grandi nell´Homo sapiens rispetto all´uomo di Neanderthal. I risultati, presentati sulla rivista Nature Communications, indicano che l´uomo moderno ha un sistema olfattivo migliore rispetto a quello che aveva l´uomo di Neanderthal. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Evan ("European virtual anthropology network"), che ha ottenuto una borsa delle reti Marie Curie di formazione alla ricerca nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue del valore di 3,3 milioni di euro. L´encefalizzazione, il rapporto tra il cervello e la massa corporea, è strettamente associato all´evoluzione umana, ma due lignaggi evolutivi geneticamente diversi hanno generato specie umane con un cervello similmente grande. Scienziati provenienti da Germania, Spagna e Italia hanno studiato l´evoluzione del cervello nell´uomo moderno esaminando le differenze di forma della base cranica tra esseri umani con il cervello grande. Hanno esaminato la fossa cranica anteriore (Fca) per determinare se l´allargamento frontale negli uomini moderni altamente encefalizzati e negli uomini di Neanderthal differissero per forma e configurazione. Markus Bastir e Antonio Rosas del Dipartimento di paleobiologia e del Museo di scienze naturali (Csis) in Spagna hanno coordinato il team che ha usato sofisticate tecniche di imaging medico per esaminare la struttura interna di crani umani fossili. I metodi tridimensionali (3D) per quantificare la forma del cervello basale come si vede nella morfologia della base cranica scheletrica hanno dato ai ricercatori i risultati che cercavano. "Le strutture che ricevono input olfattivi sono circa il 12% più grandi negli uomini moderni rispetto a quelli di Neanderthal," dicono i ricercatori. Il team crede che i risultati potrebbero avere importanti implicazioni per la capacità olfattiva e il comportamento umano. Le dimensioni dei bulbi olfattivi umani sono legate alla capacità di rilevare e distinguere diversi odori. L´olfatto è uno dei sensi più antichi nei vertebrati, spiegano i ricercatori. "È anche l´unico che stabilisce un legame diretto tra il cervello e il suo ambiente," osserva l´autore principale, il dott. Bastir. Gli altri sensi devono passare attraverso diversi filtri corticali, ma l´olfatto va direttamente dall´ambiente ai più alti centri del cervello, commenta il team. Il dott. Rosas spiega: "L´olfatto non dorme mai perché respiriamo sempre e sentiamo odori." I collegamenti neuronali dell´olfatto coincidono con quelli della memoria e delle emozioni, "il che spiega perché ci ricordiamo tanto intensamente di eventi della nostra vita tramite gli odori". Spiegando le differenze dello sviluppo del cervello tra l´Homo sapiens e l´uomo di Neanderthal durante una fase critica dello sviluppo cognitivo, il co-autore Philipp Gunz del Maz Planck Institute di antropologia evolutiva in Germania dice: "Nel primo anno di vita il cervello dell´uomo di Neanderthal e quello dell´uomo moderno si sviluppano in modo diverso. Gli esseri umani moderni hanno facce più piccole e nasi più piccoli rispetto ai cugini di Nenaderthal. La parte del cervello che elabora gli odori però è più grande negli esseri umani moderni rispetto agli uomini di Neanderthal." Il co-autore Jean-jacques Hublin dell´Istituto Max Planck di antropologia evolutiva aggiunge: "Si stanno accumulando prove secondo le quali gli uomini di Neanderthal e gli uomini moderni svilupparono grandi cervelli indipendentemente e che questi probabilmente funzionavano diversamente. Il nostro nuovo studio ci dà un´idea dell´importanza funzionale di queste differenze evolutive." Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck di antropologia evolutiva: http://www.Eva.mpg.de/ Nature Communications: http://www.Nature.com/ncomms/index.html Azioni Marie Curie: http://cordis.Europa.eu/fp7/people/home_it.html/ |
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