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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
 
   
  IL "MODELLO FAGIOLINI" ANDRÀ IN GHANA, MALI, NIGER E TOGO TOSCHI: "L´AFRICA CHIEDE UN NUOVO TIPO DI PARTENARIATO ALL´ITALIA E ALL´EUROPA"

 
   
  Firenze - Dai fagiolini alle banane, ma anche ananas, meloni, agli e cipolle. Dal Burkina Faso al Togo, al Niger, al Mali e al Ghana. Il modello di cooperazione sperimentato dalla Regione Toscana con il progetto sui fagiolini del Burkina Faso verrà esteso ad altri paesi africani e ad altri prodotti. L´obiettivo è quello di realizzare una "cooperazione alla pari" che "sappia contribuire realmente allo sviluppo delle comunità rurali dell´Africa senza fare assistenzialismo e senza che la bilancia penda sempre a favore del più forte". L´annuncio è stato fatto dal presidente della Regione, Claudio Martini, presente alla videoconferenza che stamani ha collegato per circa un´ora e mezzo la capitale del Kenia, dove si svolge il Social Forum, con la sede della Regione Toscana a Firenze. Protagonisti di questo modello di cooperazione sono le comunità rurali, con le loro cooperative, ma anche con il supporto delle istituzioni locali in un rapporto paritario con le istitituzioni italiane ed europee e con il coinvolgimento di realtà quali il movimento Shalom e Coop Italia, il partner in grado di fornire know how e l´indispensabile sbocco commerciale nel nostro paese, superando i monopoli ereditati dal vecchio mondo coloniale. "Voi non potete immaginare - ha detto in proposito l´artista e scrittore burkinabè Gabin Dabirè - quello che ha significato questo modo di fare cooperazione per un paese come il Burkina Faso, che era obbligato fino a non molto tempo fa ad acquistare l´80 delle proprie importazioni dalla Francia, l´ex paese coloniale. La Toscana non si è avvicinata semplicemente per attingere alle nostre risorse, ma c´è un approccio diverso, un approccio paritario, basato sulla comprensione reciproca, per questo anche le nostre autorità hanno guardato alla Toscana. " Martini ha tenuto a sottolineare l´importanza anche simbolica del fatto che il Social Forum si svolga quest´anno in Africa. "L´africa - ha detto - è oggi la questione delle questioni. Temi come la pace, la salute, l´ambiente, la scuola, che sono i grandi temi del mondo contemporaneo, non possono prescindere dal continente africano. Da alcuni anni la Toscana ha assunto l´Africa come centrale nella sua politica di cooperazione, ora si tratta di andare avanti. E per questo - ha sottolineato, dopo l´annuncio dell´estensione del "modello fagiolini" ad altri prodotti e altri paesi - attendo, oltre alle denunce, anche proposte sulle quali possiamo lavorare concretamente. " In precedenza da Nairobi era intervenuto l´assessore Massimo Toschi. "La grande sfida che l´Africa lancia al mondo - ha detto - è una sfida di pace e riconciliazione. L´africa chiede un nuovo partenariato Euroafricano e lo chiede in particolar modo all´Italia. L´italia può avere un grande ruolo in Africa, la Toscana lo ha già. " Alla videoconferenza (che è stato possibile seguire in videostreaming dal portale della Toscana www. Intoscana. It) hanno preso parte da Nairobi rappresentanti di enti locali africani, come il sindaco di Gorom Gorom in Burkina Faso e il sindaco di Tavarnelle Stefano Fusi in rappresentanza dell´Anci. A Firenze c´erano, oltre a Martini e allo scrittore burkinabè Dabirè, il sindaco di Castagneto Carducci, Fabio Tinti, responsabile delle relazioni internazionali per l´Anci Toscana, il fondatore del Movimento Shalom, don Andrea Cristiani e la presidente del Consiglio degli stranieri di Firenze, Divina Capalad. .  
   
 

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