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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Dicembre 2011
 
   
  L’EUROPA E L’AGENDA DELLE RIFORME. COSA NE PENSANO IMPRENDITORI E CITTADINI

 
   
  Roma, 19 dicembre 2011 - La gran parte degli Italiani ha fiducia nell’Europa e nelle sue indicazioni sulle cose da fare per uscire dalla crisi attuale? La risposta emerge da un’indagine condotta tra il 2 e il 9 novembre 2011, dalla società di ricerca Ce&co, per conto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e del Forum Internazionale Economia e Società Aperta, fondato dall’Università Bocconi e dal Corriere della Sera sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica. A inizio novembre, Economia e Società Aperta e la Rappresentanza della Commissione hanno voluto rilevare la percezione della governance economica europea e il grado di consenso dei cittadini e del mondo imprenditoriale in merito alla generale agenda di riforme suggerita dall’Ue all’Italia. L’indagine ha interessato un centinaio fra imprenditori e dirigenti e un campione rappresentativo (1.151 intervistati) della popolazione italiana compresa fra i 18 e i 60 anni con accesso a internet da casa (stimata in 23,5 milioni di persone). La parte di campione non coperta rispetto alla popolazione italiana è dunque ampia e molto eterogenea (pensionati, persone che non usano internet, oltre ai giovani sotto i 18 anni). Sarebbe, dunque, sbagliato considerare i risultati di seguito illustrati come rappresentativi dell’intera popolazione italiana adulta; peraltro rappresentano l’opinione di una quota di elettorato (il 60%) particolarmente avvertita. Nonostante alcune differenze nel valutare l’aiuto che l’Europa sta dando all’Italia, le posizioni di imprenditori e cittadini convergono quando si guarda al tema dell’integrazione fiscale, in particolare sul fatto che i bilanci di previsione dell’Italia, come degli altri Stati membri, siano sottoposti all’approvazione e al controllo delle Autorità europee (così l’86% di imprenditori/dirigenti e il 72% dei cittadini). Il 54% degli imprenditori/dirigenti è inoltre favorevole al tema dell’introduzione degli Eurobond, anche quando questi dovessero comportare una progressiva cessione di sovranità fiscale alle Autorità europee, mentre il 32% è favorevole, ma con gradualità (questa domanda non è stata fatta ai cittadini data la sua complessità tecnica). I risultati dell’indagine – di particolare interesse nel quadro delle recenti decisioni prese in occasione del Vertice europeo dell’8 e 9 dicembre - sono stati presentati oggi a Roma, presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in un incontro al quale hanno partecipato: Emilio Dalmonte, Vice Direttore Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Carlo Altomonte, Professore di Economia dell’Integrazione Europea all’Università Bocconi; Ferruccio de Bortoli, Direttore Corriere della Sera; Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria; Guido Tabellini, Rettore Università Bocconi. Interviene Enzo Moavero Milanesi, Ministro per gli Affari Europei.  
   
 

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