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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Dicembre 2011
 
   
  MILANO, COMMERCIO. IL COMUNE DISPONE LA DEROGA AGLI ORARI PER VENERDÌ´ 6 E DOMENICA 8 GENNAIO PALAZZO MARINO PROROGA LE INTESE SUGLI ORARI, NEL RISPETTO DELLE ESIGENZE DELLE IMPRESE E DEI CITTADINI

 
   
   Dal Comune di Milano una prima risposta alle liberalizzazioni degli orari delle attività commerciali e dei pubblici esercizi indicate dal decreto “Salva Italia” del Governo Monti. E’ stato definito oggi il provvedimento Dirigenziale che, in attesa delle linee di indirizzo della Giunta comunale e in attesa che la Regione Lombardia disciplini la materia come stabilito dal Decreto Legge n°98/2011, determina la deroga all’obbligo di chiusura nelle giornate di venerdì 6 e domenica 8 gennaio. L’apertura, confermando la situazione attuale, sarà consentita dalle ore 07.00 alle ore 22.00 per non più di 13 ore consecutive e ciò anche in considerazione del fatto che giovedì 5 prenderanno il via i saldi in Lombardia. “I contenuti definiti dal provvedimento – dichiara l’assessore al Commercio Franco D’alfonso – sono il frutto di quanto stabilito, sin dal mese di novembre, nell’apposito tavolo di concertazione tra le categorie interessate, in cui sono state assunte decisioni che bilanciano con attenzione l’esigenza di salvaguardare il commercio, con la doverosa valutazione dell’onere che ricade sui lavoratori del settore sia nella grande distribuzione sia nel commercio di vicinato, nella complessiva ridefinizione degli orari della città”. “Questa determina – prosegue D’alfonso – è un primo passo in attesa di un confronto più ampio e condiviso con tutte le categorie coinvolte in una così delicata questione, che vede interpreti le diverse anime delle città l’amministrazione, i commercianti, i lavoratori e i cittadini. Il secondo effetto di questo provvedimento – conclude l’assessore - è quello di conciliare l’attività in particolare dei pubblici esercizi (bar, ristoranti ecc.) con il diritto dei residenti alla loro qualità della vita. Aspetti questi che richiedono un attento bilanciamento degli interessi in campo e ai quali l’amministrazione comunale guarda con attenzione per assicurare la migliore risposta possibile”.  
   
 

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