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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
 
   
  PER BRUXELLES "SOSTANZIALMENTE COERENTE" IL PROGRAMMA DI STABILITÀ DELL´ITALIA VALUTATI I BILANCI DI GERMANIA, FRANCIA, SLOVENIA E PAESI BASSI

 
   
   Bruxelles, 24 gennaio 2007 - Dopo aver esaminato i programmi di stabilità aggiornati di Germania, Francia e Italia, la Commissione europea ritiene che in questi paesi sia in corso un aggiustamento strutturale del bilancio. Essi tuttavia dovrebbero impegnarsi maggiormente per garantire il conseguimento dei rispettivi obiettivi di bilancio a medio termine. L´italia dovrebbe attuare completamente il bilancio 2007 per correggere il suo disavanzo eccessivo e trarrebbe vantaggio da una più chiara strategia di aggiustamento a medio termine. Francia e Germania, dopo la correzione del disavanzo eccessivo, dovrebbero perseguire un maggiore livello di aggiustamento finalizzato all´avvicinamento ai loro obiettivi di bilancio a medio termine, in linea con il patto di stabilità e crescita il quale precisa che in "periodi di congiuntura favorevole" il miglioramento annuo del saldo strutturale dovrebbe essere superiore allo 0,5% del Pil. Dopo aver esaminato il primo programma di stabilità della Slovenia, la Commissione valuta positivamente il riconoscimento da parte del paese della necessità di portare avanti il risanamento delle finanze, ma ritiene che il ritmo del processo di adeguamento dovrebbe essere accelerato e concentrato nelle fasi iniziali. I Paesi Bassi hanno presentato una strategia atta a garantire l´equilibrio delle finanze pubbliche, ma dovrebbero fare in modo di evitare una politica prociclica nel 2007. “Tutti i paesi esaminati hanno fissato per le loro finanze pubbliche obiettivi a medio termine solidi e in linea con il patto di stabilità e crescita riveduto. Si prevede che nei prossimi anni essi compiano tutti dei progressi. Tuttavia, dall´esame sono anche emersi dei rischi per il conseguimento degli obiettivi di bilancio da parte di Germania, Francia, Italia e Slovenia. Per tali paesi la vera sfida è quella di sfruttare le loro consistenti prospettive di crescita per far sì che l´aggiustamento raggiunga il valore di riferimento del patto, ossia un miglioramento strutturale annuo di 0,5 punti percentuali del Pil. Questa volta si dovrebbe evitare l´errore fatto in passato di contare sull´aumento ciclico delle entrate in periodi di congiuntura favorevole per il miglioramento dei risultati di bilancio”, ha affermato il commissario per gli Affari economici e monetari Joaquín Almunia. L´italia ha presentato il 4 dicembre 2006 un nuovo aggiornamento del suo programma di stabilità, relativo al periodo 2006-2011. Sulla base di uno scenario macroeconomico plausibile, il programma mira a correggere il disavanzo eccessivo entro il 2007, come raccomandato dal Consiglio nel luglio 2005. La proiezione di un disavanzo pari al 5,7% del Pil nel 2006 riflette la cancellazione del debito della società ferroviaria di proprietà dello Stato relativo al progetto del paese per l´alta velocità (0,9% del Pil) e la sentenza della Corte di giustizia europea relativa all´Iva sulle autovetture aziendali (1,3%) senza impatto nell´anno in corso e negli anni seguenti. Inoltre, i dati disponibili indicano per il 2006 un risultato migliore del previsto. Dal 2007 in poi, gli obiettivi di bilancio sono relativamente invariati rispetto al precedente aggiornamento del programma. L´obiettivo a medio termine dell´Italia consiste nel conseguimento del pareggio in termini strutturali entro il 2011. Nel complesso, il programma è sostanzialmente coerente con una correzione del disavanzo eccessivo entro il 2007, subordinatamente ad un´attuazione completa ed efficace del bilancio 2007. Dopo il 2007, l´aggiustamento previsto è in linea con i requisiti del patto di stabilità e crescita e consentirebbe il conseguimento dell´Omt entro la fine del periodo coperto dal programma. Tuttavia, non sono forniti dati sulla strategia di aggiustamento, il che di per sé rappresenta un rischio per il conseguimento degli obiettivi di bilancio dopo il 2007 e rende difficile valutare correttamente la strategia di risanamento. Con un rapporto debito/Pil molto elevato, ma con costi di bilancio per l´invecchiamento demografico che, subordinatamente alla piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate, dovrebbero registrare un aumento inferiore alla media dell´Ue, l´Italia è a medio rischio per quanto riguarda la sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine. Di conseguenza, il Consiglio dovrebbe invitare l´Italia: (i) a realizzare il previsto risanamento delle finanze nel 2007 per correggere la situazione di disavanzo eccessivo in linea con la raccomandazione formulata dal Consiglio ai sensi dell´articolo 104, paragrafo 7; (ii) a garantire, dopo la correzione del disavanzo eccessivo, un adeguato avvicinamento all´Omt per conseguire tale obiettivo entro la fine del periodo coperto dal programma e far sì che il rapporto debito/Pil sia ridotto di conseguenza; (iii) in considerazione del livello del debito alquanto elevato, ad attuare pienamente le riforme pensionistiche adottate per evitare significativi aumenti della spesa connessa all´invecchiamento demografico; (iv) a migliorare il processo di risanamento del bilancio aumentandone la trasparenza, precisando la strategia di bilancio in una prospettiva a più lungo termine e attuando efficacemente meccanismi di sorveglianza e controllo della spesa, specialmente di quella sanitaria .  
   
 

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