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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Gennaio 2012
 
   
  NAUTICA:, SUBITO AZIONI REGIONE FVG PER TUTELARE SETTORE

 
   
   Trieste, 9 gennaio 2012 - La Regione è pronta ad attivarsi da subito con azioni di promozione e comunicazione, indirizzate in particolare verso l´estero (Austria e Germania), per contribuire anche in questo modo a ridurre gli effetti negativi del decreto Monti sul comparto nautico del Friuli Venezia Giulia che, secondo le prime stime, si ritrova con 5mila posti di lavoro complessivi a forte rischio fra ambito turistico e cantieristico. Recependo richieste e proposte di associazioni ed operatori del settore nel corso di un incontro svoltosi a Trieste, nella sede della Giunta regionale, l´assessore alle Attività produttive, Federica Seganti, ha confermato la piena disponibilità a valutare anche altre ipotesi utili a sgravare in qualche modo i pesanti oneri legati all´introduzione della tassa di stazionamento, prima fra tutte quella di identificare ed assegnare incentivi ad hoc e, contemporaneamente, esercitare ancora maggiore pressione sul Governo in funzione di un´opportuna rivisitazione della scelta effettuata. Mentre da un lato si porteranno avanti le istanze degli operatori nautici del turismo e della cantieristica, uniti nel chiedere la trasformazione della tassa di stazionamento in tassa di possesso, l´assessore anticipa che "la Regione farà sapere ai clienti italiani e soprattutto a quelli stranieri (variabili tra il 40 e il 60 p.C. Sulle coste dell´estremo Nordest, ndr) che il Friuli Venezia Giulia, dotato di 25mila posti barca, è impegnato ad ogni livello per garantire i migliori servizi e, allo stesso tempo, ritardare l´entrata in vigore della tassa da maggio ad ottobre in attesa di possibili interventi legislativi". La misura adottata dal Governo Monti, ha tuonato il presidente nazionale di Assomarina, Roberto Perocchio, si rivelerebbe un autogol per lo Stato in quanto, a fronte di entrate dirette pari a circa 150 milioni di euro, provocherebbe una perdita di gettiti fiscali ed assimilati di oltre 1 miliardo di euro. Dalla folta platea di intervenuti all´incontro, Seganti ha inoltre raccolto l´invito a presentare ricorso al Tar del Lazio, magari assieme ad altre Regioni come, ad esempio, il Veneto. L´aggravio di costi annui, secondo la tabella presentata da Assomarina, sarebbe da mille a 1800 euro per le imbarcazioni a motore da 10 a 12 metri, arrivando fino ad un massimo di 75mila euro per quelle da 34 a 44 metri che, in caso di sosta nelle marine italiane, pagherebbero una quota giornaliera di 207 euro. Per le barche a vela, invece, la tassa sarebbe comunque ridotta del 50 per cento.  
   
 

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