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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
 
   
  COSOLINI, PROFESSIONI TECNICHE FONDAMENTO SVILUPPO

 
   
  Udine, 24 gennaio 2007 - ´La funzione delle professioni è centrale soprattutto in una società basata sull´economia della conoscenza e in generale su cambiamenti estremamente accelerati che determinano il modificarsi della qualità della vita della nostra comunità´. Il ruolo centrale delle professioni tecniche è stato ribadito ieri dall´assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Roberto Cosolini, nel corso di un incontro promosso dall´Ordine e dall´Associazione degli ingegneri della provincia di Udine sul tema ´Le nuove regole di mercato dei servizi tecnici: il ruolo dei professionisti´, al quale è intervenuto anche il presidente nazionale di Confedertecnica, Mario Cassano. In una situazione legislativa in forte evoluzione, ha sottolineato Cosolini, l´importanza dell´aggiornamento tecnico culturale e professionale ´è assolutamente centrale e conseguentemente le iniziative come quelle indette dagli ingegneri e architetti di Udine sono estremamente positive´. ´La funzione delle professioni - ha aggiunto l´assessore - ha una duplice valenza: da una parte quella di creare economia e quindi occupazione, in particolare occupazione intellettuale, allo stesso modo delle imprese, e dall´altra sviluppare conoscenze indispensabili sia all´economia per creare valore sia alla comunità che necessita sempre di migliori servizi´. Il riconoscimento di questa duplice valenza delle professioni ha stimolato la Regione ad estendere anzitutto al mondo delle professioni il tavolo di concertazione che prima era riservato solo ad imprenditori e sindacati, sia a dotarsi di strumenti per sostenere il mondo delle professioni e in particolare i suoi processi evolutivi e la sua crescita qualitativa. ´Oggi sono pienamente operativi - ha ricordato Cosolini - interventi per favorire l´attività dei giovani professionisti, la certificazione di qualità per sostenere la crescita dimensionale e per promuovere l´aggiornamento professionale, così come è attiva la Consulta delle professioni, sede di confronto istituzionale tra la Regione e le professioni ordinistiche´. Di fronte alle nuove regole sulla liberalizzazione introdotte a livello nazionale e regionale ingegneri e architetti liberi professionisti sono disposti a trarre il massimo beneficio in termini di chiarezza e competitività. ´Siamo pronti a cavalcare la liberalizzazione, ma chiediamo di farlo sulla base di regole certe che consentano lo sviluppo delle nostre strutture´, afferma Marcello Conti, presidente Inarsind, il sindacato nazionale degli ingegneri e architetti liberi professionisti. ´Abbiamo bisogno di regole che chiariscano qual è il nostro compito a livello professionale e, d´altra parte, dobbiamo essere in grado di manifestare correttamente i costi delle nostre prestazioni per permettere il confronto ai nostri committenti e clienti´. Nessuna preoccupazione per l´eliminazione dell´inderogabilità dei minimi tariffari, perché ´riteniamo che a fronte di prestazioni chiare ci debbano essere costi altrettanto chiari. Sarà premiata la serietà, l´impegno e la qualità della professione. Questa è la medicina per fare crescere le nostre strutture professionali che in questo momento sono estremamente frazionate e non riescono a competere con realtà oltre frontiera, molto più organizzate. Confidiamo molto, dunque, nella Regione che, per tramite dell´assessore Cosolini, ha sempre manifestato massima disponibilità e dialogo con il nostro mondo´, conclude Conti. Al dibattito erano presenti, tra gli altri, il presidente dell´Associazione degli ingegneri della Provincia di Udine, Marino Donada, il presidente dell´Ordine degli ingegneri di Udine, Gianpaolo Guaran, Lucio Asquini, presidente interprovinciale Inarsind, e Valter Vidoni, presidente della Confedertecnica regionale. .  
   
 

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