VENDOLA E STEFÀNO FIRMANO PETIZIONE CIA CONTRO SOFISTICAZIONE OLIO EXTRAVERGINE
Il presidente Vendola e l’assessore alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, sono stati i primi firmatari ieri mattina della petizione organizzata dalla Confederazione italiana agricoltori Puglia (Cia) per ridurre gli “alchil esteri” nell’olio extravergine d’oliva. La petizione è stata presentata dal presidente della Cia Puglia, Antonio Barile. Il parametro degli alchil esteri è previsto da un regolamento Ue che individua i fenomeni fermentativi e degradativi delle olive di scarsa qualità ed è fissato a 75 mg/kg per l’extravergine, limite considerato dalla Cia troppo alto per distinguere gli oli lampanti e deodorati con i quali si formano le miscele che poi si spacciano per extravergini. La soglia è in vigore dall’aprile scorso e permette così di commercializzare oli con il 60% di lampanti rettificati e deodorati. La Cia Puglia e i firmatari chiedono così che il parametro sia fissato a 30 mg/kg “per dare trasparenza al mercato, tutelare i consumatori e il patrimonio ambientale pugliese”. La petizione è indirizzata al presidente commissione Ue Barroso, al commissario agricoltura Ciolos, al presidente commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e al ministro italiano Mario Catania. “Abbiamo aderito – ha detto l’assessore Stefàno – all’iniziativa della Cia perché rappresenta bene lo sforzo degli ultimi anni dell’amministrazione regionale. Lo sforzo verso la qualità del prodotto, le politiche che intercettano varie esigenze regionali come il lavoro sulla tutela degli ulivi secolari come tratto identitario e strumenti per il miglioramento della spesa comunitaria nelle filiere come i Pif sono tutti anelli che spingono a tutelare il lavoro degli agricoltori pugliesi. Nella stagione agraria che si è conclusa sono confermati gli elementi di crescita della qualità: vogliamo replicare per l’olio la bella esperienza che abbiamo fatto per il vino che nel 2015 dovrebbe raggiungere l’obiettivo del 50% di produzione di qualità. Per l’olio vogliamo arrivare subito ad un alto parametro di qualità. Per questo l’atteggiamento bipartisan in sede Ue sulla questione degli alchil esteri ci conforta. E possiamo anche dire che i primi dati dell’annata agraria 2012 ci hanno fatto inquadrare la bussola da seguire”.