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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Gennaio 2012
 
   
  ALEMANNO: ISTITUIRE TAVOLO TECNICO PER IMMOBILI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATI

 
   
   Roma, 11 gennaio 2012 - «È urgente istituire un tavolo tecnico presso il Dicastero del lavoro o la Prefettura di Roma per individuare nel più breve tempo possibile, insieme all’Amministrazione capitolina, che da oltre un anno segue da vicino la vicenda tramite il Presidente del Iv Municipio, soluzioni operative idonee e percorribili per gli inquilini degli immobili di proprietà degli enti previdenziali privati nella Capitale». È la richiesta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, inviata ieri per lettera al ministro del Lavoro e Politiche sociali, Elsa Fornero. «Il grave disagio in cui versano gli inquilini degli immobili previdenziali privati – si spiega nel testo - è dovuto sia ai rilevanti aumenti dei canoni di locazione rinnovati, sia alle procedure di determinazione dei valori di vendita per gli immobili in dismissione che per gli enti privati non sono gli stessi degli enti pubblici. Se per questi ultimi, infatti, vale il riferimento ai valori di mercato del mese di ottobre 2001, la regola non vale per gli enti privati che stanno procedendo alla dismissione del proprio patrimonio immobiliare a prezzi di mercato». «Tutto questo, oltre a creare una evidente e ingiustificata disparità di trattamento con i potenziali acquirenti degli immobili dismessi dagli altri enti previdenziali pubblici – precisa Alemanno - ha messo gli inquilini degli immobili di enti privati davanti a richieste rilevanti, per quanto riguarda i canoni d’affitto rinnovati, con conseguente rischio di sfratto per tutti i soggetti con basso reddito che non si trovano nella condizione di poterli accettare. Situazione, questa, che in numerosi casi determina anche la impossibilità di provvedere per le famiglie alle più elementari esigenze di vita quotidiana e che potrebbe aggravarsi qualora si attuassero i paventati sfratti. Con pesanti ricadute anche sull’emergenza abitativa capitolina, che conta già circa 430.000 famiglie in difficoltà per il costo dei mutui e 230.000 sfratti pendenti di cui quasi il 90% per morosità». «Le dimensioni e la gravità del fenomeno, che riguarda una problematica in via di progressivo aumento - conclude il Sindaco - impongono quindi la necessità che le Istituzioni competenti valutino ogni possibile rimedio per risolvere. O almeno mitigare, gli effetti distorsivi derivanti da una inadeguata politica di dismissione e/o di aumenti dei canoni, non coerente con identiche procedure poste in essere da altri analoghi enti previdenziali».  
   
 

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