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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Gennaio 2007 |
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PERCORSI TRIENNALI SPERIMENTALI CONTRO LA “DISPERSIONE SCOLASTICA”
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Perugia, 24 gennaio 2007 – Con l’obiettivo di prevenire il fenomeno della “dispersione” scolastica, la Regione Umbria ha adottato in via transitoria provvedimenti che permetteranno ai giovani tra i 14 e 17 anni di frequentare percorsi triennali sperimentali: i ragazzi potranno così, nei primi due anni, assolvere l’obbligo d’istruzione in integrazione con la scuola; e, nel terzo anno, dedicarsi alla sola formazione professionale, in vista del conseguimento di una qualifica. L’impianto e l’articolazione triennale di tali percorsi – spiegano all’assessorato regionale all’istruzione ed al sistema formativo - si collocano nell’ambito dell’ “accordo-quadro” del 19 luglio 2003, in base al quale, a partire dall’anno scolastico 2003/2004, sono stati attivati in Umbria percorsi triennali integrati sperimentali, a seguito di avvisi pubblici emanati dalle Province. Questi percorsi, progettati e realizzati in partenariato con le istituzioni scolastiche e gli organismi di formazione professionale, si sviluppano negli indirizzi di studio della scuola secondaria superiore, in integrazione con il sistema della formazione professionale. Tale impianto prevede, quindi, che quote del percorso scolastico vengano realizzate nella formazione professionale. “La legge finanziaria – ha ricordato l’assessore regionale alla formazione Maria Prodi - ha introdotto l’obbligatorietà dell’istruzione per almeno dieci anni, per consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale, entro il diciottesimo anno di età elevando l’accesso al lavoro a 16 anni. In questo biennio – ha aggiunto - deve essere consentita l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste nei ‘curricula’ relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore. Inoltre è previsto che, a seguito di accordi tra il ministero della pubblica istruzione e le Regioni, possano essere realizzati percorsi e progetti in grado di prevenire la dispersione scolastica e favorire il successo nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, anche in riferimento ai finanziamenti specifici messi a disposizione dal Ministero ed alla possibilità di finanziare la formazione professionale triennale con il Fondo Sociale Europeo”. La circolare “74/06” del ministero – precisano all’assessorato - introduce di conseguenza l’obbligatorietà, per l’anno scolastico 2007/2008, di iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale per tutti gli alunni che concludono nell’anno scolastico il primo ciclo di istruzione con il superamento dell’esame di Stato. L’obbligo di istruzione – dicono ancora - si assolve nel sistema dell’istruzione scolastica, nei percorsi integrati in fase transitoria e in percorsi e progetti concordati tra Regioni e ministero e realizzati da strutture formative inserite in un apposito elenco del ministero istituito con decreto. . |
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