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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Gennaio 2012
 
   
  PIANO DI SVILUPPO RURALE: FVG, RAGGIUNTA LA QUOTA DI SPESA "N+2"

 
   
  Trieste - "Siamo fuori dall´n+2": ad annunciarlo con soddisfazione è l´assessore alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino. Il dato si riferisce alla capacità di spesa della Regione in merito ai fondi comunitari erogati all´interno del Piano di Sviluppo Rurale. Il livello di pagamento della quota minima ha raggiunto il 110% al 31 dicembre 2011, secondo i dati definitivi forniti dall´Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea), e il totale della spesa pubblica è pari a 103.297,80 milioni di euro andando di 4,890 milioni di euro oltre il budget previsto. La capacità di spesa del Friuli Venezia Giulia, tra le Regioni che hanno raggiunto l´n+2, è al terzo posto, dietro soltanto a Valle d´Aosta e Umbria. "Il dato proveniente dagli uffici di Agea - commenta l´assessore Violino - è una ulteriore dimostrazione di come la nostra sia una Regione virtuosa da questo punto di vista. Certo le criticità legate ai pagamenti permangono - continua ancora l´assessore - ma già questo dato ci permette di lavorare con serenità per programmare i prossimi interventi". Nei programmi dell´assessorato c´è da diversi mesi la volontà di affrontare la questione dell´organismo pagatore, che negli ultimi tempi ha causato alcuni ritardi nell´erogazione dei contributi. Ritardi che, comunque, sono stati limitati, grazie alla capacità della Regione di poter erogare alcuni anticipi sulle campagne 2010 e 2011. "Da quest´anno - conclude l´assessore - cominceremo a lavorare per impostare il prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Ci troviamo di fronte alla necessità di scegliere se è meglio supportare lo svantaggio, e quindi dare sostegno alle aree rurali più svantaggiate, o premiare l´eccellenza. Per quanto riguarda la politica agricola che abbiamo impostato, crediamo che puntare sulla qualità sia la scelta premiante in questo momento, soprattutto in relazione alle dimensioni della nostra agricoltura, fatta di piccoli numeri".  
   
 

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