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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
 
   
  NUOVO GRUPPO CHIEDE LA CREAZIONE DI UN ISTITUTO EUROPEO PER LA PRIVACY

 
   
  Bruxelles, 24 gennaio 2007 - È stata lanciata un´iniziativa in favore della creazione di un Istituto europeo permanente per la privacy, con l´obiettivo di favorire una sintesi fra tecnologia e vita privata. L´iniziativa per un Istituto europeo per la privacy coinvolge già circa 40 esperti, in particolare docenti universitari, ma anche rappresentanti del mondo imprenditoriale e un funzionario della Commissione europea. Alla base dell´iniziativa vi è il desiderio di verificare come taluni valori, quali la privacy e l´etica, possano essere integrati nelle future progettazioni e tecnologie relative ai prodotti. Il gruppo sottolinea che alcune società di livello mondiale, quali Ibm, Microsoft e Kpmg, stanno portando avanti ricerche su questioni inerenti alla privacy. In Europa, lo stesso tipo di ricerca è realizzata nell´ambito di una serie di progetti finanziati dall´Ue, fra cui Prime (Privacy and Identity Management for Europe - gestione della privacy e dell´identità in Europa), Fidis (Future of Identity in the Information Society - il futuro dell´identità nella società dell´informazione), e Bite (Biometric Identification Technology Ethics - etica della tecnologia d´identificazione biometrica). Anche alcune università europee stanno realizzando propri progetti di ricerca. «Ragioni di natura sia politica che socioetica impongono un´iniziativa comune e coordinata, nell´ambito di un approccio scientifico ed accademico indipendente, coerente ed olistico su un processo di indagine attivo, scrupoloso e sistematico, inteso a scoprire, interpretare e vagliare fatti attinenti alla privacy, ma in un contesto europeo», afferma l´iniziativa per un Istituto europeo per la privacy. Secondo l´iniziativa, un istituto permanente potrebbe lanciare azioni di sensibilizzazione riguardo alle problematiche interessate e potrebbe dare impulso allo sviluppo di centri di eccellenza volti a sostenere gli Stati membri dell´Ue e l´industria. L´istituto dovrebbe essere organizzato attorno ad una serie di temi di ricerca su sfide importanti, ma troppo complesse per esser affrontate da singoli o da piccoli gruppi di ricercatori. È stato istituito un comitato esecutivo affinché si faccia portavoce dell´idea presso le istituzioni dell´Ue. I tre membri che ne fanno parte sono un´università, il direttore di un consorzio di ricerca e il direttore esecutivo del forum europeo sulla biometrica. È stato inoltre creato un comitato scientifico consultivo di assistenza al comitato esecutivo. Numerosi funzionari della Commissione europea si dichiarano favorevoli all´istituto. «È fortemente necessario aumentare il livello di sensibilizzazione sulle questioni della privacy, sia a livello di grande pubblico, che nelle imprese e nelle istituzioni, e la struttura che avete in mente svolgerà sicuramente un ruolo utile in quel contesto», afferma Philippe Renaudière, capo dell´unità Protezione dei dati della Dg Giustizia, libertà e sicurezza. Jacques Bus, capo dell´unità Fiducia e sicurezza della Dg Società dell´informazione descrive la proposta come una «iniziativa interessante in un settore per l´appunto di cruciale importanza ai fini dello sviluppo futuro della società dell´informazione». «Sono lieto di comunicarvi che accogliamo favorevolmente questa iniziativa», aggiunge Jean-claude Burgelman del Centro comune di ricerca (Ccr). «Il futuro della privacy e dell´identità è un tema di ricerca (ed una questione politica) alla base del nostro interesse e del nostro lavoro in questa sede perché è un passo necessario per facilitare la diffusione del ricorso alla società dell´informazione da parte dell´utente. » http://www. Danishbiometrics. Org/?id=1 .  
   
 

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