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Notiziario Marketpress di Giovedě 12 Gennaio 2012
 
   
  LA DANZA INAUGURA LA STAGIONE 2011 - 2012 DEL TEATRO DELLA LUNA JOSČ PEREZ Č “OTELLO” CON IL BALLETTO DI ROMA DAL 27 AL 29 GENNAIO 2012

 
   
   Milano, 12 gennaio 2012 - Dopo il successo ottenuto nella stagione scorsa, il Teatro della Luna torna a proporre una stagione di danza - che apre il 2012, dopo la fortunata parentesi di X-factor - con la Compagnia Balletto di Roma - Consorzio Nazionale del Balletto. Il titolo proposto č “Otello”, su musiche di Antonin Dvorŕk e le coreografie di Fabrizio Monteverde. Nel ruolo del titolo Josč Perez, primo ballerino in diverse compagnie internazionali (Torino, Dresda, Edimburgo, per citarne alcune), vincitore di importanti premi internazionali di danza e conosciuto dal grande pubblico italiano in quanto parte del cast di ballerini professionisti della popolare trasmissione televisiva “Amici di Maria De Filippi”. Al suo fianco, nel ruolo di Desdemona, Claudia Vecchi, ballerina diplomatasi presso la scuola del Teatro alla Scala, che vanta nel proprio curriculum esperienze con i coreografi Mikail Messerer, Luciano Cannito, Mauro Bigonzetti, Amedeo Amodio. Fabrizio Monteverde rivisita il testo shakespeariano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi nel triangolo (mai equilatero) Otello-desdemona-cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie, sě, agli intrighi di Jago, ma ancor piů alle varie ‘maschere’ del ‘non detto’ con cui la Ragione combatte - spesso a sua stessa insaputa, ancor piů spesso con consapevoli menzogne - il Sentimento. L’ambientazione costante in un moderno porto di mare (un dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di “Querelle”) chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero č - come č sempre stato - un ‘diverso’, un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere ‘straniero’, ovvero qualcuno abituato ad ‘altre regole del gioco’, č anche vero che la banchina di un porto č una sorta di ‘zona franca’, un limbo dove si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversitŕ dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lě, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro non esistono. La stessa forte presenza del mare (che non viene relegato, come nel testo di Shakespeare, a un suggestivo sfondo per una Venezia o una Cipro genericamente ‘esotiche’ e di parata) suggerisce i segreti, ininterrotti moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilitŕ, gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del Piacere, della Gelosia e del Delitto. Precoce dramma romantico (e di ciň ne danno testimonianza l’entusiastico giudizio di Victor Hugo e il melodramma di Verdi) l’Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed ‘eccessiva’ elaborata da Monteverde, dove anche certe forzature enfatiche di Dvorŕk trovano una loro pertinente e salutare collocazione, fungendo spesso da sottile contrappunto ironico (verrebbe da dire brechtiano) all’azione dei personaggi. Lo spettacolo sarŕ in scena al Teatro della Luna venerdě 27 e sabato 28 gennaio alle ore 21 e domenica 29 gennaio alle ore 15.30. Www.teatrodellaluna.com  
   
 

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