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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Gennaio 2012
 
   
  UE, FISCALITÀ: SVILUPPARE LO SPORTELLO UNICO PER GLI ADEMPIMENTI IVA TRANSFRONTALIERI

 
   
  Bruxelles, 16 gennaio 2012 – Fare affari in più di uno Stato membro significa spesso dover trattare con diverse amministrazioni fiscali in lingue diverse. Dover assolvere molteplici adempimenti Iva può essere molto oneroso e costoso per le società. La proposta adottata oggi è un primo passo verso l´introduzione di uno sportello unico per tutti i servizi forniti per via elettronica che andrà a vantaggio delle imprese, a partire dal 1° gennaio 2015. Come indicato nella comunicazione della Commissione dello scorso dicembre sul futuro dell´Iva (cfr. Ip/11/1508), l´approccio dello sportello unico per gli scambi Ue transfrontalieri sarà applicato dapprima ai servizi di commercio elettronico, teleradiodiffusione e telecomunicazione. In futuro la Commissione tenterà di estendere gradualmente tale approccio ad altri beni e servizi. "La complessità dell´attuale sistema Iva dell´Unione rappresenta un ostacolo per chi vuole fare affari nell´Unione. Lo sportello unico agevolerà notevolmente l´espansione transfrontaliera delle start-up europee, il che a sua volta contribuirà a generare crescita e posti di lavoro", è quanto dichiarato dal commissario Algirdas Šemeta, responsabile per la Fiscalità e l´unione doganale, l´audit interno e la lotta antifrode. La comunicazione adottata recentemente sul futuro dell´Iva sottolinea che il consolidamento dell´approccio dello sportello unico – una misura proposta nel piano della Commissione per ridurre gli oneri amministrativi - è una priorità assoluta. La proposta di oggi riguarda aspetti per cui sono necessarie regole comuni, quali l´ambito di applicazione del regime, gli obblighi in materia di comunicazione, le dichiarazioni Iva, la valuta, i pagamenti, la documentazione. L´attuazione il 1° gennaio 2015 di un mini sportello unico per i prestatori Ue di servizi elettronici, di teleradiodiffusione e di telecomunicazione ai consumatori sarà un notevole passo avanti nella semplificazione delle norme sugli adempimenti Iva nell´Ue. Lo sportello unico consentirà alle imprese di dichiarare e pagare l´Iva nello Stato membro in cui sono stabiliti anziché in quello del loro cliente. Il sistema di sportello unico che è attualmente limitato ai prestatori non Ue di servizi elettronici viene esteso alle imprese Ue ed ai servizi di teleradiodiffusione e telecomunicazione. In futuro la Commissione intende estendere lo sportello unico ad ancora più attività, comprese le cessioni di beni. La proposta adottata oggi dalla Commissione è un primo passo in un ampio programma di lavoro che porterà alla piena e tempestiva attuazione del nuovo regime. La Commissione invita tutti gli Stati membri ad approvare queste misure nel 2012. Un approccio comune è essenziale per elaborare i sistemi It che consentiranno il necessario scambio di informazioni tra le autorità tributarie dei 27 Stati membri e per garantirne la piena applicazione entro il 2015. Contesto - Dal luglio 2003 esiste un sistema di sportello unico che semplifica gli adempimenti Iva per i fornitori non Ue di servizi elettronici ai consumatori Ue (cfr. Ip-04/1331). Il sistema funziona bene, consentendo agli operatori non Ue che sono tenuti a pagare l´Iva nell´Ue a scegliere un unico luogo per l´assolvimento degli adempimenti Iva. La presentazione di un´unica dichiarazione Iva e il pagamento avvengono tramite questo portale elettronico unico. Sulla base delle informazioni fornite, il pagamento è assegnato automaticamente ai diversi Stati membri nei quali è dovuta l´Iva. Il 1° gennaio 2015 cambieranno le norme Iva sul luogo di prestazione dei servizi per le società che prestano servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione o servizi elettronici a destinatari Ue. L´iva è dovuta nel luogo di appartenenza del destinatario, il che richiede di allargare l´attuale ambito di applicazione del presente sistema dello sportello unico. Un regime è già in vigore per le imprese di paesi terzi che prestano servizi elettronici. Verrà ora esteso anche alle imprese Ue e, oltre ai servizi elettronici, saranno coperti i servizi di teleradiodiffusione e di telecomunicazione. I prestatori potranno così utilizzare un portale web nello Stato membro in cui sono identificati per dichiarare l´Iva esigibile negli altri Stati membri sulle prestazioni di tali servizi a consumatori privati. Per garantire la certezza del diritto, sono necessarie regole chiare e vincolanti sull´applicazione del nuovo regime. Occorre pertanto modificare le disposizioni del regolamento di esecuzione della direttiva Iva (regolamento (Ue) n. 282/2011 del Consiglio). Il testo del regolamento può essere consultato al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/taxation_customs/taxation/vat/key_documents/
legislation_proposed/index_en.htm
 
 
   
 

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