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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Gennaio 2012
 
   
  TRENTO: ATTIVITÀ CHIRURGICA AL SANTA CHIARA, SI PARTE CON IL ROBOT COINVOLTA PER ORA LA CHIRURGIA UROLOGICA E GINECOLOGICA, LE DUE CHIRURGIE GENERALI E LA CHIRURGIA OTORINO

 
   
   Trento, 16 gennaio 2012- Un’insolita presentazione alla stampa quella del 12 gennaio a nell’ospedale Santa Chiara di Trento per annunciare pubblicamente l’inizio dell’attività chirurgica del robot, acquistato in dicembre dalla Provincia: «Diamo un segnale concreto di fiducia nella nostra sanità investendo in questa importante innovazione», ha confermato Livia Ferrario, dirigente generale del Dipartimento politiche sanitarie dell’Assessorato alla salute e politiche sociali. Calendario già fatto, presenti stamane tutti i chirurghi addestrati e in formazione continua. Già ieri le prime operazioni mentre oggi è stato possibile quasi “dal vivo” seguire la preparazione a quello che non sarà più un fatto eccezionale ma una routine, a tutto vantaggio dei pazienti. Ma quali concretamente i vantaggi per i pazienti e per il sistema chirurgico? «Negli ultimi due decenni si è assistito all´introduzione e progressiva diffusione della chirurgia mini invasiva» afferma Luciano Flor, direttore generale dell’Apss, «in particolare della chirurgia endoscopica e della chirurgia laparoscopica, grazie al progressivo raffinamento delle tecnologie legate soprattutto alla visione endoscopica e al perfezionamento dello strumentario chirurgico. La "rivoluzione del computer" ha ulteriormente modificato la moderna chirurgia con la diffusione della "robotica", proprio con l´obiettivo di raffinare ulteriormente gli interventi chirurgici, ottimizzandone i risultati e riducendone l´invasività. La Chirurgia Robotica, conclude Flor, rappresenta la più innovativa e sofisticata tecnica di chirurgia mini-invasiva attualmente disponibile». Le caratteristiche peculiari includono la visione tridimensionale, la presenza di quattro bracci meccanici che sorreggono senza "tremare" e senza "stancarsi" gli strumenti endoscopici e la telecamera, l´estrema manovrabilità degli strumenti endoscopici stessi dotati di sette gradi di libertà di movimento. La messa in scala dei movimenti e la riduzione del tremore fornisce un ulteriore controllo che minimizza l´impatto del tremore fisiologico delle mani del chirurgo ed eventuali movimenti involontari. Tali caratteristiche permettono al chirurgo di operare con una precisione ed accuratezza superiori a quelle fino ad oggi possibili con la laparoscopia tradizionale. Nello stesso tempo il Sistema chirurgico robotizzato garantisce ai pazienti tutti i vantaggi, oramai ben noti e da tempo convalidati, propri dell’approccio mini-invasivo convenzionale che includono altresì una minor perdita ematica intra-operatoria ed una più breve degenza ospedaliera associate ad una miglior qualità di vita e di risultato cosmetico dovuto alla presenza di piccole cicatrici cutanee. La chirurgia robotica rappresenta oggigiorno la più innovativa e valida alternativa sia alla laparotomia tradizionale che alla laparoscopica convenzionale permettendo di effettuare con estrema accuratezza anche procedure complesse e delicate. Più precisamente il robot accomuna i vantaggi sia dell´approccio laparotomico sia di quello laparoscopico, ma con svantaggi limitati. Attraverso piccole incisione di circa 1-2 cm, il chirurgo utilizzando il robot è in grado di operare con una straordinaria precisione, minimizzando l´entità del dolore ed i rischi associati alle ampie incisioni, garantendo contemporaneamente un più rapida convalescenza ed una miglior qualità di cura. Sinteticamente, i principali benefici per i pazienti attribuibili al Sistema chirurgico robotizzato includono minor dolore post-operatorio, riduzione significativa della perdita ematica intraoperatoria, minor rischio di trasfusione di sangue, piccole cicatrici chirurgiche, breve degenza ospedaliera, rapida convalescenza e ritorno all´attività lavorativa e, in molti casi, migliori risultati di cura. Il robot garantisce al chirurgo una migliore visione dell´anatomia che è di cruciale importanza soprattutto quando si opera in prossimità di strutture delicate, spesso site in profondità, come vasi e nervi e, quindi, permette di superare alcune limitazioni intrinseche ad altri approcci chirurgici mini-invasivi consentendo di utilizzare la chirurgia endoscopica anche per interventi complessi come spesso è richiesto nel trattamento dei tumori. Il costo del robot è di 2 milioni e mezzo di euro.  
   
 

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