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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Gennaio 2012
 
   
  VENDOLA SU TRIVELLAZIONI: "DEMENZIALE TROVARE RICCHEZZA DEVASTANDO IL MARE"

 
   
  Bari, 17 gennaio 2012 - “Sin dall’inizio abbiamo protestato con grande vivacità contro un’idea demenziale che è quella che si possa trovare ricchezza devastando il mare, la costa. Per noi il petrolio è il mare e cercare il petrolio nel mare significa invece rischiare di distruggere quel tesoro che già abbiamo”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina alla conferenza stampa, svoltasi in Consiglio regionale, per la presentazione della manifestazione che si terrà il 21 gennaio prossimo a Monopoli contro le trivellazioni in Adriatico. “Le trivellazione in questa parte di Adriatico sono un nonsense perché rischiano di pregiudicare lo sviluppo di quell’economia della bellezza, del turismo, delle attività legate alla pesca che sono uno dei cuori pulsanti della vera ricchezza di questa regione. La Puglia, la prima produttrice di energia rinnovabile d’Italia – ha continuato Vendola - dice no all’energia che inquina e fa male perché intendiamo salvaguardare la bellezza della nostra regione. Noi metteremo insieme tutto il potere istituzionale delle comunità, che unitariamente si stanno battendo, faremo tutti i passi che si potranno fare sul piano giuridico, diremo tutto ciò che si può esprimere sul piano politico per fare una grande rivolta, un grande momento di disobbedienza civile. L’abbiamo già fatta questa battaglia contro il nucleare e l’abbiamo vinta piegando la volontà di portare le centrali atomiche nel nostro territorio. Insieme qui abbiamo detto no al nucleare, abbiamo detto no al rigassificatore nella pancia della città di Brindisi. Noi qui abbiamo scelto la frontiera del rinnovabile, ci siamo sentiti impegnati nella battaglia, da Kyoto in poi, di come liberarci dalla dittatura dei combustibili fossili, di come uscire dalla dipendenza del petrolio. È una prova straordinaria di maturità democratica quella che per l’ennesima volta ci vede uniti su battaglie che riguardano il modello di sviluppo, che rimandano direttamente all’idea che noi abbiamo di ricchezza”.  
   
 

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