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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
 
   
  QUOTE LATTE: REGOLE CERTE PER IL SETTORE

 
   
   Torino - Il tema delle quote latte, che da anni interessa il nostro Paese e in particolare la regione Piemonte, è tornato nuovamente di forte attualità, in coincidenza con l´emissione delle cartelle esattoriali nei confronti delle aziende che hanno sforato i quantitativi produttivi di riferimento. E contestualmente si sono registrate prese di posizione discutibili e fuorvianti in merito all´interpretazione della normativa comunitaria e alle azioni da intraprendere a favore del settore lattiero-caseario. In particolare, è stata diffusa la presa di posizione di Co. S. P. Lat (associazione che rappresenta molte aziende fuori quota) che sostiene l´affitto o l´acquisto di quote latte inglesi come l´unica via che permetterebbe ai produttori di rimanere sul mercato, nonché la posizione di Confindustria Cuneo, che ritiene troppo restrittiva l´interpretazione del regime delle quote, individuando in essa la principale causa della crisi del settore. A questo proposito, l´assessore all´agricoltura della Regione Mino Taricco ha inviato una lettera alle Province piemontesi (che dovrebbero validare i contratti di trasferimento quote) nella quale fornisce importanti precisazioni in merito al rispetto delle regole comunitarie, principio basilare che dovrebbe improntare l´azione di tutti i soggetti coinvolti. La vigente normativa comunitaria non consente infatti il trasferimento, né a titolo definitivo nè temporaneo, di quantitativi di riferimento tra produttori di diversi Stati membri. Il Reg. Ce 1788/03, che regolamenta fino al 2015 l´attuale regime delle quote e che fissa il quantitativo di riferimento per ogni Stato - che ne diventa così responsabile – chiarisce che l´acquisizione o la cessione di quote andrebbe ad alterare i quantitativi nazionali. Sulla impossibilità di trasferimento di quote si sono recentemente espressi in modo molto netto sia il Ministero delle Politiche Agricole sia la competente Direzione dell´Agricoltura della Commissione Ue. Dunque, ad oggi questa strada non è percorribile. Inoltre, è stato messo a punto, in un accordo siglato a fine dicembre tra le Regioni e il Ministero, un insieme di interventi per coordinare l´azione delle regioni relativamente a: il recupero dei prelievi non versati con azioni di recupero forzoso; le modalità e le tempistiche del riconoscimento e della revoca del riconoscimento ai primi acquirenti di quote; le compensazioni presso Agea tra prelievi non versati da parte di aziende che hanno prodotto quantità superiori alle quote e premi Pac e Psr spettanti alle stesse aziende. Per quanto riguarda i premi Pac in arrivo, l´assessore Taricco ha proposto, con una lettera al Ministero e al Governo, di effettuare la compensazione tra prelievi non versati e premi Pac solamente in relazione alle annate 2003 e seguenti, e di rinviare la compensazione delle annate pregresse alla prossima tornata di premi Pac. "Questa scelta è una necessità – dichiara l´assessore regionale Taricco – per fare velocemente i conteggi e poter effettivamente liquidare i premi Pac: nelle prossime settimane dovrebbe anche risolversi la carenza di fondi che ha bloccato in questi giorni i pagamenti, attivati dallo Stato soltanto per circa il 50% dell´intera spesa. Inoltre, vogliamo avere la sicurezza che le verifiche sulle singole aziende siano puntuali, evitando errori o anomalie. " La Giunta Regionale, nella giornata di oggi, ha deciso di verificare con l´Avvocatura Regionale la possibilità di costituirsi parte civile nel processo sulle frodi nel settore latte, che inizierà a Saluzzo ai primi di febbraio. L´assessore ha contestualmente richiesto al Ministero la riapertura dei termini per rateizzare i pagamenti e permettere a tutti coloro che lo vorranno di mettersi in regola. "Stiamo lavorando per dare regole certe e percorsi sicuri a coloro che hanno deciso o decideranno di lavorare nel rispetto delle leggi vigenti– afferma Taricco. Non possiamo consentire che il comportamento di pochi, non coerente con le regole, danneggi la maggior parte dei produttori, che spesso con grande impegno e fatica, si attengono alle norme. Faremo il possibile per sostenere tutte le aziende, in modo che possano rientrare nei parametri stabiliti, ma siamo anche convinti che le furbizie e le scorciatoie non aiutino a costruire seriamente il futuro del settore. " .  
   
 

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