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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 18 Gennaio 2012 |
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LA DROGA HA INVASO IL MONDO DEL LAVORO
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Lecce, 18 gennaio 2012 È quanto emerge da una ricerca dell’Inpes, l´Istituto nazionale francese per la prevenzione e l´educazione alla salute. Il consumo di droga sta diventando un fenomeno sempre più diffuso in tutte le fasce di età e in ogni ambiente di vita. Nonostante il consumo di droga sia più diffuso tra le persone disoccupate, sembra che anche chi ha un impiego non riesce proprio farne a meno. La conferma arriva da un recente studio francese pubblicato lunedì che stila una vera e propria classifica dei mestieri che inducono ad essere più o meno dipendenti da determinate sostanze stupefacenti. Si scopre così che nel mondo dello spettacolo spopola la cannabis. Mentre tra gli esperti di comunicazione e agli addetti ai servizi di ristorazione è la cocaina a farla da padrone. L’alcol, invece, impazza tra pescatori, agricoltori e muratori d’Oltralpe. Da notare, infine, che chi lavora nella pubblica amministrazione, istruzione, servizi sanitari e sociali è pressoché immune a questi vizi. Ma si possono distinguere i diversi tipi di consumatori. Ci sono coloro che prendono le droghe a casa e altri che le assumono sul posto di lavoro. Altri dipendenti ammettono l´uso di droghe in modo continuativo al lavoro. In generale, sono quei soggetti occupati sui luoghi di lavoro dove lo stress e la pressione sono molto presenti come commercianti, pubblicisti e manager del marketing. Ma non solo. La cocaina è anche particolarmente popolare nel mondo dell´intrattenimento e dell’arte: quasi una persona su dieci l’ha assunta almeno una volta nella sua vita. Questa sostanza è anche più comune nel campo dell´informazione-comunicazione. Secondo il Dr. Michel Hautefeuille, lo psichiatra dell’ospedale di Marmottan, questi neo-consumatori hanno tutti in comune l´uso di cocaina come uno stimolante per lavorare. Negli ambienti di lavoro, dove le condizioni psico-fisiche del lavoratore sono un presupposto fondamentale per garantire la propria sicurezza e quella degli altri, sia il consumo di sostanze stupefacenti è tra i fattori che influenzano negativamente il comportamento dei lavoratori, creando situazioni di forte rischio e condizionando il benessere durante le ore lavorative. Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ritiene tuttavia che il principale strumento di contrasto delle dipendenze debba essere la sensibilizzazione degli interessati attraverso un’informazione chiara e completa, per ottenere luoghi di lavoro liberi dalle conseguenze negative legate al consumo di sostanze stupefacenti per promuove la salute e la sicurezza attraverso un intervento basato non soltanto sul contrasto al consumo di sostanze psicotrope, ma, più in generale, sullo stile di vita che influenza il benessere complessivo della persona. |
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