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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Maggio 2006
 
   
  SESTO S. GIOVANNI ( MI) EX AREA FALCK: IL PROGETTO

 
   
  Sesto S. Giovanni (Mi) 30 maggio 2006 - Il progetto è concepito come uno schema urbano aperto che connette tutte quelle parti della città fino a oggi separate dalla ferrovia e dalle ex aree industriali Falck e Marelli. Due gli assi fondamentali della nuova struttura urbana su cui si concentreranno le attività: Asse Nord-sud, attuale viale Italia: si configura come la “spina dorsale” dell’intero progetto, sulla quale si innestano tutte le aree d’intervento. E’ un asse alberato, una “Rambla” della lunghezza di 2 km circa, con forte presenza pedonale, trasporto pubblico e traffico privato moderato finalizzato alla sosta, a vocazione prevalentemente residenziale e commerciale. Asse di connessione Est-ovest: questo asse naturale che parte dall’attuale stazione ferroviaria Sesto F. S. (che sarà riprogettata con una tipologia a ponte) unisce trasversalmente, le tre parti di città oggi separate dalla ferrovia e dalle ex aree industriali. E’ prevalentemente destinato a funzioni pubbliche di eccellenza e terziario direzionale (università, laboratori di ricerca, ecc. ). Il progetto si compone di altri elementi tesi a ricucire il tessuto urbano: Stazione ferroviaria: l’attuale stazione Sesto F. S. Sarà completamente riprogettata per diventare cerniera urbana; una piazza sopraelevata accessibile da un sistema di passerelle che collegano i due lembi di città Est-ovest e danno dunque diretto accesso al Parco. Filari verdi: un sistema di assi vegetali nuovi e di completamento di quelli esistenti permetterà al Parco di penetrare nel tessuto urbano esistente. Prolungamento e completamento degli assi esistenti: il sistema stradale è razionalizzato con la creazione di una nuova rete nell’ambito del progetto, ed il prolungamento e completamento di assi stradali esistenti. Reti di trasporto pubblico capillare a cadenza intensiva: è prevista una vera e propria rete di trasporto pubblico ad alta frequenza, con mezzi di nuova concezione, agili ed ecologici, che serviranno l’intero territorio di Sesto San Giovanni. Riqualificazione di aree di pubblico interesse circostanti il sito: il progetto si propone la riqualificazione di aree prevalentemente verdi e sportive, nonché di attrezzature di pubblico interesse. Satelliti: si tratta di aree sganciate dal sistema degli assi Nord-sud ed Est-ovest, sono generate dal tessuto urbano esistente e fungono anch’esse da cerniere di connessione. La destinazione funzionale è prevalentemente residenziale con presenza di commercio, attività compatibili e servizi alla persona. In particolare, nell’area “Transider”, è previsto l’insediamento di un “Hotel Industriel”, nuovo modello di edificio industriale, pensato per rendere compatibile la convivenza di attività produttive all’interno della città. Il parco è inteso come l’insieme delle aree a verde con totale fruibilità pubblica, indipendentemente dalle specifiche destinazioni (parco urbano, intercomunale, verde attrezzato, ecc. ) e/o dal regime di proprietà del suolo. Il Parco è l’elemento centrale di tutto il progetto: quasi un 1. 000. 000 mq su una superficie totale di 1. 300. 000 mq. Attualmente sul sito sono presenti ampie zone vegetali, a dimostrazione di come la natura stia riprendendo possesso dei luoghi. La riqualificazione renderà l’area fruibile a tutti. Abbattuti i muri delle fabbriche, il Parco sarà delimitato naturalmente dalla sua stessa struttura morfologica, con due lembi sollevati di 8 m d’altezza. Rappresenta un grande polmone verde da cui partono i filari della città (i viali) e sui cui si innesta la “Rambla” (composta di 4 filari di alberi). Il Parco forma un tappeto vegetale continuo sul quale fluttuano le “Case Alte”. Gli edifici si addensano lungo i due assi principali, mentre le aree private saranno asservite ad uso pubblico in modo che tutto il verde sia percepito come Parco. I frammenti di fabbrica - I maggiori insediamenti industriali saranno mantenuti per conservare la memoria di un luogo che ha fatto la storia industriale e sociale d’Italia. Tra questi il T3 Pagoda, T5 Laminatoio, Bliss, Rettifica filiere e Omec, vere e proprie creature “fantasmagoriche” che emergono dal Parco come memoria del passato. In particolare, alcuni edifici (T3 e T5) resteranno praticamente intatti (sono previsti solo interventi di pulizia e messa in sicurezza), come veri e proprie “monumenti” di archeologia industriale cariche di dignità e memoria storica che andrebbe persa se accogliessero funzioni “utili”. Le “rovine” hanno un enorme potenziale per essere valorizzate in modo originale, ad esempio come scenografie per spettacoli e manifestazioni pubbliche. Altri edifici sono invece destinati a diventare veri e propri centri di eccellenza (Museo del Lavoro, Biblioteca ecc. ). Nel Parco saranno mantenuti, oltre a elementi che si sviluppano in alto, anche gli scavi (“Pompei”), cioè le fondazioni su cui poggiavano un tempo i macchinari delle acciaierie. L’area diventerà così un vero e proprio “Parco archeologico industriale”. Funzioni pubbliche di eccellenza - Grazie a funzioni pubbliche di eccellenza, l’ex area Falck si trasformerà in una futura “Fabbrica delle Idee”, preservando in un certo senso le caratteristiche innovative e tecnologiche che, dagli inizi del secolo scorso, caratterizzano Sesto San Giovanni. Una filiera composta da università, laboratori di ricerca e vivai d’impresa vedrà la luce in un’area da sempre caratterizzata proprio dalla sua vocazione produttiva. Oltre alla Bibiblioteca/mediateca e al Museo del Lavoro, si prevede che vengano insediati: Università: Istituti universitari dinamici legati, come da tradizione, al mondo produttivo per generare energie e sinergie nel territorio. Laboratori di ricerca gestiti da proprie fondazioni: Botanica: centro studi per la gestione e il mantenimento del Parco; Medicale; Energia: centro studi per l’approvvigionamento di energia. Vivai d’impresa: strutture finalizzate a favorire lo sviluppo di giovani imprese. Attrezzature di interesse generale E’ prevista la realizzazione delle seguenti attrezzature di interesse pubblico: attrezzature sportive; servizi scolastici e culturali; parcheggi; servizi socio - assistenziali; sedi operative di istituzioni (vigili del fuoco e carabinieri a cavallo). Gli edifici - La tipologia che domina lungo tutto viale Italia è quella delle “case alte”: si tratta di edifici che fluttuano a 12 m di altezza, al di sopra del tappeto vegetale, tesi verso l’alto alla ricerca della luce, dell’aria e di una vista che domina il Parco e l’arco alpino verso Nord. Sulla sommità delle “case alte” trovano posto i giardini pensili. Le “case alte”, rivestite di ceramica smaltata e colorata, producono una vibrazione di luce e di colore che si riflette sull’ambiante urbano. Sono previste tre diverse dimensioni: 22x22x90 m: residenziali; 30x30x60 m: residenziali e terziarie; 40x40x40 m: terziarie. La tipologia prevalente lungo l’asse Traversa è quella dell’edificio a corte. Gli edifici, di otto piani fuori terra come altezza massima, sono in prevalenza aperti verso il parco e si ispirano al medesimo concetto di “trasparenza” e di “luminosità” previsto per le “case alte”. Gli edifici che saranno realizzati in fregio alla Rambla ospiteranno attività commerciali, funzioni compatibili e servizi; risponderanno anche essi al principio della “trasparenza e permeabilità”, consentendo una percezione degli spazi aperti continua e diffusa. Trasporto e Mobilità - L’obiettivo è di creare un proprio sistema di trasporto pubblico locale di tipo capillare, in una città oggi servita dal trasporto pubblico milanese. A tale fine Renzo Piano Building Workshop, in collaborazione con Iveco, sta studiando “Elfo”, un veicolo di nuova concezione con pianale ribassato, trazione a idrogeno o elettrica, e dimensioni contenute per muoversi agevolmente nel tessuto esistente. La strategia di mobilità si basa su 5 livelli: 1. Assi di connessione con Milano (già esistenti): metropolitana e ferrovia. 2. Sistema di trasporto intermedio: autobus su corsia preferenziale da Cascina Gobba (Mm2) a Bettola (nuovo capolinea Mm1): è la linea di forza che connette trasversalmente la città in direzione Milano. Questa soluzione si configura come una risposta immediata all’esigenza di collegamento che potrà in seguito essere sostituita e/o integrata dalla tranvia. 3. Realizzazione di 9 linee urbane, servite da “Elfo”. 4. Tapis roulant: sono previsti lungo la Traversa e la Rambla. Protetti da pensiline in vetro, permettono gli spostamenti pedonali, riducendo sensibilmente l’uso del mezzo privato. 5. Piste ciclabili: sono pensate come una maglia continua su tutta la città. Energia - Il progetto è caratterizzato da una visione strategica globale tesa ad una possibile autonomia energetica, attraverso l’utilizzo di sistemi che coniugano bassa dispersione e alto rendimento. Si tratta sia di sistemi attivi (impianti che si adattano alle soluzioni più innovative) che passivi (utilizzo di sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale). Questa strategia è perseguita attraverso: Risorse locali e sostenibilità ambientale: Acque di falda: il progetto prevede il recupero dell’acqua estratta e depurata per la decontaminazione della falda al fine di alimentare le pompe di calore; Centrale di cogenerazione Edison esistente: l’apporto di energia fornito dalla centrale Edison potrà essere limitato solamente al soddisfacimento dei picchi di consumo. Biomasse: apporti energetici che provengono dai rifiuti organici del Parco; Energia solare: utilizzo dell’energia diretta del sole tramite specchi. Razionalizzazione nella generazione e distribuzione di energia: Centrali di Trigenerazione ad alto rendimento con produzione simultanea di energia elettrica, vapore ed aria fredda; Cunicoli tecnologici: pensati per ospitare tutte le reti e i sottoservizi infrastrutturali alimentano nel modo più razionale possibile tutti gli edifici lungo la “Rambla” e la “Traversa”. Bonifica Il progetto si pone come obiettivo da una parte la decontaminazione del sito riportandolo ai livelli indicati dalla legge, dall’altra un intervento intelligente e mirato capace di salvaguardare la memoria storica dei luoghi e la natura esistente. A tale scopo è previsto anche l’utilizzo di tecnologie innovative e poco invasive quali la phytoremediation (tecnica recente che utilizza specifici vegetali e funghi sotterranei in grado di assorbire gli elementi inquinanti) che consente di effettuare la bonifica con misure di sicurezza finalizzate al ripristino ambientale ed in linea con la più recente normativa in materia.
I Numeri Del Progetto Superficie Fondiaria Mq 1. 310. 330
Superficie Stradale Su Proprieta’ Mq 153. 458
Superficie D’ingombro Costruito Mq 240. 665
Aree A Verde E Spazi Aperti Al Pubblico Mq 916. 207
Consistenze Funzioni Private Residenza Mq 587. 000
Terziario Mq 200. 000
Produttivo Mq 93. 000
Ricettivo Mq 50. 000
Commercio Mq 60. 000
Funzioni Compatibili Mq 50. 000
Funzioni Private Totale Mq 1. 040. 000
Funzioni Pubbliche Mq 80. 000
Residenza Convezionata Aggiuntiva
Ricerca Mq 30. 000
Universita’ Mq 15. 000
Istruzione Mq 16. 250
Servizi Pubblici - Eccellenze Mq 70. 209
Frammenti Di Fabbrica Mq 18. 541
Funzioni Pubbliche Totale Mq 230. 000
Totale Consistenze Mq 1. 270. 000
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