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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Gennaio 2012
 
   
  ABRUZZO: CHIODI,UNICA SOLUZIONE RIDUZIONE SPESA PUBBLICA

 
   
  Pescara, 24 gennaio 2012 - "La politica deve avere il coraggio di raggiungere il consenso dicendo la verità". E´ la premessa del Presidente della Regione, Gianni Chiodi, nell´intervenuto del 20 gennaio alla tavola rotonda organizzata dal quotidiano "La Discussione", all´auditorium "De Cecco" di Pescara, sul tema "La solidarietà sociale, un ponte tra economia ed etica. "Non è più proponibile il paragone con i bei tempi - ha precisato Chiodi - perché siamo in un contesto completamente diverso. Prima l´economia occidentale dominava, mentre adesso è incastrata. Oggi lo scenario è difficile, io penso di poter porgere la testimonianza diretta di chi ha affrontato il problema dal punto di vista pratico e posso affermare che nei prossimi venti anni il compito principale sarà quello di ridurre la spesa pubblica. I diritti sono tutti giusti, ma in un contesto reale saremo costretti a ridurli". Il Presidente ha quindi rappresentato l´esempio dell´Abruzzo. "Noi nel 2007 eravamo come la Grecia, la prima regione italiana che si è trovata nell´impossibilità di pagare i fornitori, perciò siamo stati costretti ad aumentare la pressione fiscale. Allora i cittadini non capivano, ora cominciano a rendersi conto. Non potevamo aumentare le tasse e anche il debito, dovevamo ridurre la spesa pubblica, non c´erano alternative. Un politico non deve solo evocare il giusto, ma sapere fare i conti. E non con il bilancio, ma con la realtà". Il Presidente ha poi toccato un tema che gli sta particolarmente a cuore, l´eredità in termini di deficit che si lascerà alle future generazioni. "Se si accontentano tutti i diritti si sottraggono quote di futuro e speranza ai nostri figli. Il mondo, piaccia o non piaccia, è cambiato. Non esistono diritti senza i correlati doveri. Per ogni euro che si spende bisogna capire come finanziarlo. Prima la spesa pubblica era come la morfina, per tanti anni si è andati avanti trascinandola, adesso la bolla si è sgonfiata e bisogna cominciare a ricostruire il futuro".  
   
 

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