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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Gennaio 2012
 
   
  IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA EMMA MARCEGAGLIA IN VALLE D’AOSTA

 
   
   Aosta, 24 gennaio 2012 - La crisi economica in Europa, gli interventi per lo sviluppo dell’economia e le riforme sono stati i temi al centro del convegno annuale di Confindustria Valle d’Aosta che, il 19 gennaio scorso al teatro Giacosa di Aosta, ha ospitato anche il presidente nazionale Emma Marcegaglia: “Abbiamo davanti un anno difficile, ma non dobbiamo rassegnarci. Anzi dobbiamo capire come fare per venirne fuori” ha detto durante il convegno. L’italia sta subendo un attacco molto forte da parte della speculazione finanziaria che ha preso di mira il debito pubblico. Una situazione che porta conseguenze pesanti sul tessuto produttivo e sui lavoratori e che rischia di far avvitare su se stessa l’economia italiana, per usare un’espressione della Marcegaglia. Ora il tema caldo è quello delle riforme con le liberalizzazioni e con il ripensamento necessario per il mercato del lavoro. Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria - Noi possiamo essere disponibili a ragionare su alcuni abusi che ci sono sulla flessibilità in entrata, alcune false partite Iva, alcune situazioni che condannano a rimanere con un contratto in qualche modo non sicuro, soprattutto i giovani, su questo siamo disponibili a ragionare. Dall’altra parte certamente bisogna anche ragionare per avere maggiore mobilità, quindi anche su alcuni punti della flessibilità in uscita. Se ci sono dei posti di lavoro che purtroppo non si possono più mantenere bisogna ovviamente aiutare le persone, tutelarne il reddito, ma c’è anche bisogno di riforme per aiutarle a cercare un nuovo posto di lavoro. Su questo noi lavoreremo senza ideologie, con molto senso di responsabilità, avendo ben presente che siamo in un momento molto difficile per il paese, che non dobbiamo aumentare l’ansia e l’incertezza della gente. Però dobbiamo lavorare per tornare a crescere. La Valle d’Aosta non è immune da questa situazione e i principali indicatori economici restano negativi nella regione, anche se in misura decisamente meno preoccupante rispetto alle medie nazionali. Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria - Questa è una importante regione di confine quindi, come ho detto, molto dello sforzo per la crescita delle imprese dovrà venire dall’internazionalizzazione e dall’esportazione. Diciamo che questa regione ha tanti atout per poter essere protagonista in questo senso. Il tema delle misure anti crisi per consentire alle imprese di superare la fase recessiva è stato al centro dell’intervento del Presidente della Regione, Augusto Rollandin che ha sottolineato come l’impegno dell’amministrazione regionale abbia evitato o attenuato gli effetti più devastanti della congiuntura economica: dal taglio dell’Irap di un punto percentuale, al congelamento delle rate dei mutui, dal sostegno ai consorzi di garanzia fidi, agli investimenti nelle opere pubbliche. Uno sforzo a sostegno dell’industria e delle attività produttive che ha trovato riscontro anche nell’ultimo bilancio regionale. Ennio Pastoret, Assessore alle Attività produttive - Effettivamente, per quanto ci riguarda, dobbiamo puntare su quelli che sono gli autout che possiamo mettere in campo, li abbiamo già ricordati altre volte. Credo che la presidente Marcegaglia potrà vedere che in questa regione si fanno cose importanti a partire dal sostegno all’innovazione e alla ricerca sostenuta economicamente e anche legislativamente. Per quanto poi concerne i sostegni alle imprese, le nostre leggi continuano a funzionare. Vi è un buon ricorso e una buona soddisfazione da parte degli operatori che le utilizzano. Ultimamente, proprio in occasione di questi venti di crisi, noi abbiamo messo in campo due provvedimenti che riteniamo significativi rispetto ai quali ci aspettiamo risultati confortanti. Uno riguarda il sostegno all’imprenditoria giovanile che sta dando dei discreti risultati. L’altro riguarda il sostegno alle nuove imprese innovative, che è un recente provvedimento sul quale ci attendiamo di vedere un’adesione di richieste abbastanza significativa.  
   
 

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