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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Gennaio 2012
 
   
  AEROPORTO “VERDI” DI PARMA

 
   
  Bologna, 24 gennaio 2012 - “A differenza di quanto sostiene Villani, il principale interesse della Regione non è nell’aeroporto di Forlì ma è da tempo concentrato sulla necessità di costruire un sistema aeroportuale regionale più coeso, efficiente e competitivo. Per questo la Regione è presente come socio nei tre aeroporti di Bologna, Rimini e Forlì. Alla nostra richiesta di coinvolgere Parma ci fu risposto, in più occasioni, con un secco rifiuto”. Così l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri rispondeva ieri al consigliere Luigi Giuseppe Villani, capogruppo del Pdl in Regione. “Risulta a dir poco singolare sentirsi rivolgere un appello dal consigliere per ‘salvare l’aeroporto di Parma’ – sottolinea Peri – . Oltre a essere consigliere regionale da più di dieci anni, Villani è da molto tempo protagonista non secondario delle scelte politiche e amministrative del Comune di Parma e dovrebbe quindi conoscere molto bene la storia più recente del nostro aeroporto. Negli ultimi dieci anni – prosegue Peri – abbiamo più volte avanzato all’aeroporto di Parma la proposta di entrare nella compagine societaria per favorire l’indispensabile integrazione regionale. Quest’approccio risulta ancor più importante oggi a fronte delle necessità di razionalizzazione della rete degli aeroporti nazionali e regionali, dove i piccoli scali vivono le maggiori difficoltà se operano in modo isolato. Alla nostra richiesta di coinvolgere Parma nel sistema regionale ci fu risposto, in più occasioni, con un secco rifiuto, in particolare dal Comune di Parma, con la motivazione che era molto più utile per la città rivolgersi o al sistema lombardo o a quello romano. In seguito la scelta fatta dai soci dell’Aeroporto ‘Verdi’ è stata quella di privatizzare cedendo la maggioranza assoluta delle quote”. “Come è evidente a tutti – aggiunge Peri – le conseguenze di tali scelte non hanno finora portato grandi risultati; anche a fronte di significativi investimenti, la società continua a lavorare in perdita e il traffico non aumenta in modo importante. I propositi del governo Monti non sono ancora noti nei dettagli. E’ invece agli atti una proposta di Piano nazionale degli aeroporti elaborato dal governo Berlusconi che prevede il declassamento e la chiusura dello scalo di Parma. In questo quadro credo sia opportuno che i soci di minoranza del ‘Verdi’ dicano quali siano le loro intenzioni, in particolare su come gestire le perdite e come sostenere un’attività che, come accade in molti aeroporti di queste dimensioni, più vola e più perde, e chi ci guadagna sono le compagnie. Va inoltre ricordato che le risorse che arrivarono a Parma per investimenti sulle infrastrutture furono motivate con l’impegno da parte del Comune di realizzare un grande aeroporto e una metropolitana di collegamento con la città. Quei progetti, fuori scala e non fattibili, hanno fatto una brutta fine, l’Efsa si è insediata e sta lavorando usando pochissimo l’aeroporto di Parma, preferendo lo scalo di Bologna o di Milano Linate. Detto questo – conclude l’assessore – è pur sempre apprezzabile che, ogni tanto, il consigliere Villani si ricordi che a Parma esiste un aeroporto”.  
   
 

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