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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Gennaio 2012
 
   
  FVG, PARI OPPORTUNITÀ: PALMISCIANO NUOVA CONSIGLIERA DI PARITÀ

 
   
  Trieste, 24 gennaio 2012 - In occasione della nomina della consigliera di Parità della Regione Friuli Venezia Giulia, l´assessore al Lavoro e Pari opportunità Angela Brandi ha incontrato Raffaella Palmisciano, che ha sostituito l´uscente Gina Fasan. Raffaella Palmisciano, nata a Tripoli nel 1964, è da anni impegnata nelle tematiche relative al mercato del lavoro e del riconoscimento delle pari opportunità. E´ componente nazionale del Comitato Unico di Garanzia presso la Direzione Generale Inps di Roma e della Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna presso la Regione Friuli Venezia Giulia, nonché della commissione pari opportunità della Provincia di Udine. E´ altresì segretario generale del sindacato Fialp Cisal-friuli Venezia Giulia - Pubblico Impiego. "La Consigliera di Parità è una figura istituzionale con compiti molto importanti - sottolinea l´Assessore Brandi -, primo fra tutti il controllo del rispetto della normativa antidiscriminatoria nell´ambito del lavoro". "Questa nomina - continua l´assessore - rappresenta la continuità di una collaborazione già ben avviata in passato, che ha portato ad una maggiore sensibilizzazione sul tema delle pari opportunità nei campi dell´azione amministrativa e politica". "Uno dei miei primi impegni - dichiara la nuova Consigliera, Raffaella Palmisciano - sarà quello di pubblicare e diffondere un testo dedicato alla "Guida per la conciliazione in azienda", traendo spunto da un progetto già elaborato dalla Commissione pari opportunità della provincia di Udine, con l´obbiettivo di rafforzare gli elementi di conoscenza presenti nella legge 53/2000, che regola la materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità". "Questo progetto - concludo Pamisciano e Brandi - persegue l´obiettivo di diffondere a tutte le parti datoriali e sindacali la tematica della conciliazione dei tempi, che è un argomento di importanza prioritaria, soprattutto in questa difficile fase di crisi economica nella quale la donna non deve essere ulteriormente discriminata".  
   
 

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