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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Gennaio 2012 |
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SCIENZIATI SCOPRONO IL "GENE NUTRIENTE" DELLE PIANTE: BUONE NOTIZIE PER LA PRODUZIONE GLOBALE DI CIBO
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Un team di ricercatori britannici e francesi finanziati dall´Ue ha identificato il "gene nutriente" preposto a trasferire le sostanze nutrienti dalle piante ai semi. Questa nuova scoperta, presentata nella rivista Current Biology, potrebbe aiutare a incrementare la produzione globale di cibo ed ha anche delle conseguenze sulla sicurezza degli alimenti. Per la prima volta i ricercatori sono riusciti a identificare il gene, chiamato Meg1, che regola la quantità ottimale di sostanze nutrienti che passano dalla madre alla progenie nelle piante di mais. Lo studio è stato in parte finanziato dalla Commissione europea mediante l´azione "Utilizzo della riproduzione delle piante per il miglioramento delle colture" del dominio Cibo e agricoltura della struttura di Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica (Cost). Cost coordina a livello europeo diversi programmi nazionali di ricerca ed è supportato dalla direzione generale della Ricerca e dell´innovazione. Il principale obbiettivo è quello di ridurre la frammentazione degli investimenti nella ricerca europea e di aprire lo Spazio europeo della ricerca (Ser) a una cooperazione a livello mondiale. Meg1, a differenza della maggior parte dei geni che sono espressi sia dai cromosomi materni che paterni, è espresso solo dai cromosomi materni. Questa insolita forma di espressione genetica uniparentale, chiamata imprinting, non è limitato alle piante; esso avviene anche in alcuni geni umani noti per regolare lo sviluppo della placenta per controllare l´apporto delle sostanze nutrienti materne durante la crescita del feto. Anche se gli scienziati conoscono da molto tempo l´esistenza di tali geni sottoposti a imprinting negli esseri umani e in altri mammiferi, questa è la prima volta in cui un gene analogo che regola la fornitura di sostanze nutrienti durante lo sviluppo del seme è stato identificato nel mondo delle piante. Grazie ai risultati di questo nuovo studio gli scienziati si possono ora concentrare su come usare il gene e sulla comprensione del meccanismo mediante cui esso viene espresso allo scopo di aumentare le dimensioni dei semi e la produttività nelle principali colture. Uno degli autori dello studio, il dott. Jose Gutierrez-marcos dell´Università di Warwick, ha detto: "Queste scoperte hanno importanti conseguenze per l´agricoltura globale e per la sicurezza degli alimenti, poiché gli scienziati ora possiedono le conoscenze molecolari per manipolare questo gene mediante la tradizionale riproduzione o attraverso altri metodi per migliorare le caratteristiche del seme, portando ad esempio a una maggiore produzione di biomassa. Questa comprensione di come i semi del mais e di altri cereali, come ad esempio il riso e il grano, si sviluppano è fondamentale, poiché la popolazione globale dipende da questi alimenti base per il sostentamento. Per soddisfare le richieste della popolazione mondiale in crescita negli anni a venire, scienziati e produttori devono lavorare assieme per tutelare e aumentare la produzione agricola." Un altro autore dello studio, il professor Hugh Dickinson dell´Università di Oxford, ha commentato: "Anche se l´identificazione di Meg1 è già da sola una scoperta importante, essa rappresenta anche un vero progresso sulla strada per svelare i complessi pathway genetici che regolano l´approvvigionamento e il contenuto di sostanze nutritive dei semi." Sebbene la maggior parte delle caratteristiche auspicabili delle colture sono poligeniche, non esiste nessuno strumento per la riproduzione delle piante che permette l´efficiente fissazione di tratti multigenetici nelle generazioni successive. Tra le diverse strategie relative al sistema di riproduzione finalizzate alla fissazione di caratteristiche agronomiche auspicabili, una delle scelte migliori è la produzione clonale di semi. Questa permette la fissazione immediata dell´intero genoma delle piante migliori. L´obbiettivo generale di Cost è quello di permettere una sinergia delle competenze europee e internazionali correlate per meglio comprendere i meccanismi della riproduzione sessuale/apomittica delle piante e per facilitare l´uso di questa accresciuta conoscenza nello sviluppo di nuovi approcci per l´agricoltura e l´industria alimentare allo scopo di aumentare la produttività delle colture. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Warwick: http://www2.Warwick.ac.uk/ |
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