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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  LIBERA CIRCOLAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA DIFENDE I DIRITTI DEI CITTADINI

 
   
  Bruxelles, 30 gennaio 2012 - La Commissione europea ha concesso un periodo di due mesi a partire dalla Repubblica Ceca e Lituania a conformarsi alle norme Ue sulla libera circolazione dei cittadini dell´Unione e dei le loro famiglie negli Stati membri. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato (la seconda delle tre fasi della procedura di infrazione della Ue). La direttiva sulla libera circolazione mira a garantire che i cittadini dell´Unione europea possono godere appieno il loro diritto di viaggiare, vivere e lavorare liberamente in tutta l´Ue. In assenza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione può deferire tali paesi dinanzi alla Corte di giustizia dell´Unione europea. La direttiva sulla libera circolazione ( 2004/38/Ce ), avrebbe dovuto essere pienamente recepite negli ordinamenti nazionali degli Stati membri entro aprile 2006. Al termine dei colloqui bilaterali con gli Stati membri, la Commissione è riuscita a risolvere il 90% dei problemi del recepimento, ma gli ostacoli sono rimasti. E ´quindi aperto tra marzo e ottobre 2011, una procedura d´infrazione contro Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Italia, Malta, Lituania, Spagna, Svezia, Polonia e Regno Unito ( Ip/11/981 ). La maggior parte di questi paesi hanno ora comunicato alla Commissione di aver compiuto sforzi per rendere la loro legislazione conforme al diritto comunitario. I due pareri motivati ​​emessi contro la Repubblica Ceca e Lituania avviare la seconda fase del processo per far rispettare il diritto comunitario negli Stati membri che non hanno ancora pienamente attuato il regolamento di libera circolazione, in particolare: La Lituania non garantisce sufficiente che le autorità nazionali possono rifiutarsi di lasciare il territorio o la via cittadini dell´Unione europea che rappresentano una vera e propria, grave e attuale per la società. L´introduzione di garanzie pieno ed esplicito della direttiva assicurerà che i cittadini dell´Ue le cui intenzioni sono sinceri sono i benvenuti in Lituania e Repubblica Ceca richiede cittadini dell´Unione e dei loro familiari di accompagnare i loro documenti per restare nella Ue di un certificato di alloggio. Questo è contrario alla lettera e allo spirito della direttiva, che elenca in modo esaustivo i documenti che le autorità nazionali possono chiedere, per evitare che cittadini e dei loro familiari di burocrazia eccessiva. Inoltre, la Repubblica Ceca non garantisce sufficientemente che le vittime della violenza domestica, cittadini di paesi terzi sono informati che il loro diritto di soggiorno non sarà compromessa in caso di rottura della loro relazione con un cittadino dell´Ue. Avendo pienamente conoscenza di questa legge favorirà le persone più vulnerabili a cercare aiuto da parte delle autorità, senza timore per il loro diritto di soggiorno. La Commissione continua nel frattempo a monitorare attentamente la conformità di tutti gli altri Stati membri il loro impegno a modificare la loro legislazione nazionale per soddisfare le sue preoccupazioni.  
   
 

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