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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  PUGLIA: PIANO REGIONALE RETE SCOLASTICA

 
   
  Bari, 30 gennaio 2012 - L’assessore al Diritto allo Studio e Istruzione, Alba Sasso e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Lucrezia Stellacci, hanno presentato il 26 gennaio in conferenza stampa il Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche varato dalla Giunta regionale pugliese. “Abbiamo ascoltato molto: sindacati, famiglie, comuni, province e tutti gli attori impegnati nel settore – ha detto l’assessore Sasso – per scrivere il piano, che parte dalla richiesta della legge nazionale, scritta dal precedente governo, che richiede la creazione di istituti comprensivi in tutta Italia, con parametri diversi a seconda delle zone. Comunque la legge è stata impugnata dalla Regione, ma abbiamo dovuto scrivere il piano per evitare il blocco delle attività”. La Sasso ha anche annunciato l’avvio dell’osservatorio scolastico regionale, che monitorerà i flussi delle iscrizioni e l’istituzione dei Cpa, i centri di educazione degli adulti. “E’ un piano doloroso – ha aggiunto – sappiamo che ci si saranno proteste, ma lo abbiamo dovuto presentare per rispettare la legge. Le scuole saranno accorpate perlopiù in poli “di settore”, tenendo insieme i tecnici, gli artistici e le altre specializzazioni”. “Siamo a livelli “italiani” per gli istituti – ha aggiunto la Stellacci – finalmente stiamo mettendo ordine nel settore e per questo esprimo la mia soddisfazione anche in vista dela prossima chiusura (20 febbraio) delle iscrizioni: le famiglie avevano il diritto di sapere a che scuole iscrivere i propri figli”. Qualche dato fornito oggi: saranno 160 le scuole primarie in meno, 28 in meno le secondarie. Saranno 311 in più gli istituti comprensivi. Le scuole prima erano 896, ora saranno 720 in tutta la Regione. Di seguito, la scheda distribuita oggi: Il piano di riordino per il prossimo anno scolastico si è mosso nelle maglie strette di una modifica legislativa (Legge 111/2011)che ha imposto alle Regioni di costituire istituti comprensivi (scuola, infanzia, elementare e media) con almeno mille studenti, legge impugnata da sette regioni, tra cui la Puglia. Il lavoro di dimensionamento è stato reso ancora più complesso dal sopraggiunto patto di stabilità (novembre 2011) che in corso d’opera ha modificato i parametri minimi per mantenere l’autonomia scolastica. Pertanto poiché si tratta di un provvedimento che riguarda milioni di cittadini della regione, alunni famiglie docenti personale amministrativo e scolastico è stata avviata ancora prima dell’emanazione delle linee-guida regionali un serrato confronto con Province, Comuni, Ufficio scolastico regionale,Organizzazioni sindacali del comparto scuola, Associazioni dei dirigenti scolastici, Comitati di studenti e famiglie al fine di definire un percorso il più possibile condiviso sui criteri e modalità di attuazione della nuova normativa. Confronto realizzato anche nel lungo percorso della stesura nella del Piano e che la Regione si impegna a continuare nei prossimi anni per adeguare l’attuazione dello stesso alle specifiche situazioni territoriali, e monitorare l’efficacia dei cambiamenti introdotti, individuando le criticità ed eventuali correttivi. Il Piano ha considerato il nuovo assetto, previsto per le scuole del primo e del secondo ciclo un obiettivo biennale, contemperando il più possibile la qualità del servizio con le esigenza dell’utenza e la tutela dei posti di lavoro. Per quanto riguarda gli istituti comprensivi, il piano parte dalle verticalizzazioni che appaiono di più semplice attuazione, soprattutto in presenza di una o più istituzioni scolastiche sottodimensionate; - si è deciso di rinviare al prossimo anno scolastico quelle più complesse - condividendo in molti casi le richieste degli enti locali - dal punto di vista logistico-organizzativo e della continuità didattica, per le quali si impongono, in base alle peculiarità delle singole realtà territoriali, approfondimenti e confronti ulteriori con istituzioni e soggetti coinvolti nel processo programmatorio. Si è avviata, a tale proposito con i Comuni, con il presidente dell’Anci e con le Province una stretta interlocuzione per evitare, ove possibile anche tenendo conto delle questioni di edilizia scolastica, la creazione di istituti eccessivamente dimensionati; -applicare il criterio della media regionale, con riferimento ai nuovi parametri numerici, in un’ottica di applicazione flessibile e graduale per gli Istituti comprensivi di nuova istituzione; - mantenere inalterati i Comprensivi preesistenti, ad eccezione di quelli sottodimensionati rispetto ai parametri minimi; - aggregare gli istituti scolastici, sottodimensionati rispetto ai nuovi parametri previsti dall’art. 19 comma 5bis della Legge 111/2011; Si evidenzia inoltre che, salvo diverso accordo tra Enti Locali interessati, la sede della direzione amministrativa dell’Istituto Comprensivo resta fissata presso l’Istituzione scolastica con maggior numero di alunni, ferma restando, in ogni caso, la competenza della Direzione Scolastica Regionale in ordine all’attribuzione della dirigenza. Con riferimento alle Scuole secondarie del 2° ciclo, va segnalata la difficoltà di lavorare alla definizione della rete dell’offerta formativa, mentre in corso d’opera (il 12 novembre) venivano cambiati, con disposizione contenuta nel patto di stabilità, i parametri numerici per poter mantenere l’autonomia o l’attribuzione della dirigenza. Per quest’anno,quindi, si è ritenuto di mantenere il più possibile l’attuale equilibrio nella distribuzione degli indirizzi, per evitare sovrapposizioni/duplicazioni potenzialmente concorrenziali sullo stesso territorio, rimandando molte richieste al prossimo anno, dopo un approfondito lavoro sui flussi delle iscrizioni e sulla realtà che ne conseguirà. Si è ritenuto comunque di procedere secondo i seguenti criteri: - autorizzazione di articolazioni e opzioni a completamento di indirizzi preesistenti; - attribuzione di nuovi indirizzi coerenti ed omogenei con gli indirizzi preesistenti nell’ambito dello stesso Istituto o ordine di scuola o complementari con indirizzi di diverso ordine nell’ambito di Iiss, soprattutto se si tratta di Istituti professionali e Tecnici; - autorizzazione di indirizzi/articolazioni/opzioni che comportano nuova spesa, solo a condizione che ci sia formale assunzione dei relativi oneri da parte dell’Ente Locale competente; -conferma, tenuto conto della circolare ministeriale n.110/2011 in materia di iscrizioni, solo dei licei musicali già autorizzati nella programmazione precedenti e non attivati per mancata assegnazione di organici; - si confermano infine i Cpa già autorizzati con delibera 1184/2011, ai sensi della Legge n.296/2006 art.1,comma 632, per le province di Bari, Bat, Brindisi, Foggia e Lecce. Relativamente alla Provincia di Taranto, a parziale rettifica della predetta deliberazione, si autorizzano n. 3 Cpia, invece di due, rispettivamente con sede in Taranto, Manduria e Castellaneta.  
   
 

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