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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  ROMA. VENDOLA SU FONDI UE, RISCHIO DEFAULT E TAVOLO TARANTO

 
   
  Bari, 30 gennaio 2012 - “Se il governo Monti tagliasse i fondi sarebbe una rapina, la condanna a morte del Sud, un atto di violenza istituzionale che non siamo disposti a subire ed il Mezzogiorno certamemente non resterà a guardare”. Lo ha ribadito il 26 gennaio il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando la proposta del Dipartimento delle politiche per lo sviluppo e la coesione economica che introduce un altro target di rendicontazione della spesa dei fondi europei al 31 maggio. “C’è sempre qualcuno che stigmatizza il Sud perché perderebbe tanti soldi – ha continuato Vendola - il Sud invece non ha perso un euro nel 2011 e la regione Puglia è andata oltre i target di spesa di 250 milioni di euro. Abbiamo saputo spendere molto meglio dei Ministeri che sono i più lenti nella spesa comunitaria. Ora – si chiede Vendola - perché dovrei spendere i fondi entro il 31 di maggio? E perché questo target dovrebbe valere per le Regioni e non per i Ministeri e i loro Pon? Il Ministro Barca forse non sa che la spesa si concentra tra luglio e dicembre? Nella proposta ministeriale sono previste penalizzazioni per le quali, non solo la Regione Puglia e non solo le Regioni del Sud, ma tutti i Comuni del Sud andrebbero nel giro di pochi mesi in default. La Puglia ha impegni in bilancio per tutto il Programma e cioé per 5 miliardi e 200 milioni di euro: sono tutte risorse destinate, con impegni giuridicamente formali e sono tutti impegni che si sono già tradotti in bilanci dei comuni. Se il Governo - ha concluso Vendola - vuole riprendersi le quote di cofinanziamento lo dica. Si tratta di una rapina, si tratta della condanna a morte del Mezzogiorno d’Italia”. Di segno opposto invece il pensiero del Presidente Vendola sulla riunione del tavolo tecnico di approfondimento sull’adeguamento infrastrutturale del Porto di Taranto che si è svolta questa mattina a Roma. Un percorso di lavoro tutto sotto il segno della concertazione e della condivisione degli obiettivi. “La concertazione e il confronto di merito – ha detto Vendola – sono l’unica garanzia per smobilizzare risorse e orientare lo sviluppo dei territori. Esattamente come è successo questa mattina sul Tavolo Taranto. Qui il metodo è stato opposto a quello utilizzato dal Dps e, in questo caso, non possiamo che apprezzare”. Il Tavolo Taranto, sollecitato più volte e fortemente voluto da Vendola, ha messo a punto questa mattina un’agenda di lavoro che porterà alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa, entro le prossime due settimane, per definire le priorità, gli interventi e la copertura finanziaria delle opere. Sul risultato concreto dell’incontro Vendola ha aggiunto che “finalmente il Porto di Taranto potrà diventare uno dei porti più avanzati e moderni d’Europa, uno scalo di terza generazione con la sua piattaforma logistica e una serie di infrastrutture che ne modificheranno il ruolo e le funzioni. In questo modo si concretizza l’idea del porto di Taranto quale naturale piattaforma logistica della Puglia nel Mediterraneo. La sottoscrizione del protocollo d’intesa servirà a migliorare e accelerare lo sviluppo di uno scalo già leader nella movimentazione dei contenitori delle materie prime e dei prodotti siderurgici e petroliferi, proiettandolo al centro dei traffici marittimi mondiali”.  
   
 

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