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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  RIVOLUZIONE PRIVACY IN EUROPA: ARRIVA LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO UE, CHE SOSTITUIRA´ LA DIRETTIVA E I CODICI NAZIONALI

 
   
  L´istituto Italiano per la Privacy commenta con favore ma evidenzia criticità e rischi di sovra-regolamentazione Dopo oltre due anni di gestazione e di confronto con molteplici stakeholder, è stata annunciata questa mattina a Bruxelles la proposta della Commissione Europea per il nuovo Regolamento sulla tutela dei dati personali che sostituirà la direttiva 95/46/Ce. A differenza della direttiva, il Regolamento sarà legge direttamente applicabile in ogni Stato membro, quindi anche in Italia. In sostanza, quando questo Regolamento verrà approvato e diverrà applicabile (2 anni), si verificherà una rivoluzione per la normativa privacy: il Codice Privacy ne sarà fortemente impattato, e anche a livello italiano rispetteremo adempimenti uguali ai nostri “cugini” europei. Luca Bolognini, Presidente dell´Istituto Italiano per la Privacy, commenta la novità con entusiasmo ma non nasconde qualche preoccupazione: “La notizia di un´applicazione uniforme della privacy in tutta Europa è ottima, perché fino ad oggi le diverse normative nazionali costituivano ostacoli per il mercato e per la libera circolazione dei dati. Tuttavia, preoccupano alcune norme contenute nella proposta di Regolamento, che renderanno estremamente pesanti ed onerosi gli adempimenti per le imprese e gli enti. In Italia si è molto odiato, in passato, il Dps privacy: bene, con i nuovi obblighi introdotti dal Regolamento saranno richiesti sforzi di compliance e di documentazione molto superiori. C´è il rischio di scrivere una legge europea che farà la felicità di noi avvocati e ricercatori, senza tuttavia tenere in conto l´applicabilità concreta delle regole e delle tutele da parte di enti e aziende e nell´interesse dei cittadini.” L’avvocato Rosario Imperiali, che guida del Comitato Scientifico dell´Istituto Italiano per la Privacy, sottolinea come questa operazione normativa si caratterizzi per tre aspetti principali: “Innanzitutto, è importante per l’allargamento dell’ambito di applicazione delle norme privacy, che domani potranno tutelare le informazioni dei residenti europei anche se presenti in Internet o nel cloud computing. Inoltre, sarà imposta alle imprese l´adozione di un vero modello organizzativo per la tutela dei dati, con l’introduzione del principio di responsabilità (accountability). In concreto, saranno le aziende a dover dimostrare la conformità del loro operato alle regole comunitarie, in caso di controlli. Infine, colpisce l’adozione di un impianto sanzionatorio di fonte comunitaria, a garanzia dell’efficacia di quanto prescritto, con livelli massimi di rilievo, parametrati al fatturato globale annuo dell’impresa penalizzata”  
   
 

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