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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  ALLARME VIRUS: IL KILLER DENOMINATO “SCHMALLENBERG“ È STATO ISOLATO DA BOVINI INFETTI E PICCOLO BESTIAME NELL´UNIONE EUROPEA. POTENZIALI IMPLICAZIONI PER LA SALUTE UMANA.

 
   
   Lecce, 30 gennaio 2012 - All’ inizio del mese di novembre 2011, è stato rilevato un nuovo orthobunyavirus isolato da bovini infetti in Germania, denominato provvisoriamente virus Schmallenberg. Simili risultati di analisi sono stati segnalati dall´Olanda, dove alcuni agnelli, nati con conseguente malformazioni congenite, sono stati infettati dal virus quando erano nell´utero. In base alle conoscenze attuali, non è possibile confermare o escludere una relazione causale tra la rilevazione de nuovo orthobunyavirus ed i sintomi clinici osservati nei bovini e il bestiame di piccola taglia. Le indagini epidemiologiche, immunologiche e microbiologiche sono in corso in Germania e Paesi Bassi. Secondo le autorità sanitarie di Germania e dei Paesi Bassi, possono essere previsti ulteriori casi nei bovini e bestiame di piccola taglia. La capacità diagnostica è attualmente limitata a una Rt-pcr in tempo reale, che deve essere riconvertita ulteriormente. Appena migliorati i metodi diagnostici, tra cui la sierologia, faciliterà l´identificazione delle aziende colpite e le aree geografiche interessate. In precedenza, gli orthobunyaviruses geneticamente simili non hanno causato malattia negli esseri umani. Alla data del 25 gennaio 2012 la malattia è stata rilevata in bovini, ovini e caprini dei Paesi Bassi, Germania, Belgio e, più recentemente, negli ovini del Regno Unito. La malattia causa transitori segni clinici nei bovini adulti (febbre, diarrea, resa lattiera ridotta ecc.) e malformazione congenita negli animali appena nati. Il virus si trasmette principalmente tramite i moscerini. Le indagini epidemiologiche, immunologiche e microbiologiche sono in corso nei paesi colpiti e la sorveglianza degli animali è stata rafforzata anche nei paesi vicini. Ad oggi il virus non ha dimostrato di provocare malattie nell´uomo. Pertanto, la malattia negli esseri umani è improbabile, ma non può essere esclusa in questa fase. I servizi di salute animale e umana stanno collaborando strettamente per assicurare il rilevamento rapido di qualsiasi cambiamento nell´epidemiologia negli animali e negli esseri umani, in particolare nelle persone con stretti contatti con gli animali (agricoltori, i veterinari, ecc.). Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, invita il Ministro della Salute a fare monitorare attentamente la situazione.  
   
 

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