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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Gennaio 2012
 
   
  UN RIVELATORE ORECCHIO PER CATTURARE IL “SUONO” DEI NEUTRINI L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA STA COSTRUENDO RIVELATORI PER LA FISICA DEI NEUTRINI CON NUOVI MATERIALI SUPERCONDUTTIVI MOLTO SENSIBILI ALLE BASSE TEMPERATURE CHE “RISUONANO” AL PASSAGGIO DELLE PARTICELLE.

 
   
  Milano, 30 gennaio 2012 – Una vera rivoluzione nello studio della fisica del neutrino. È il risultato atteso dai ricercatori del dipartimento di Fisica dell’Università di Milano-bicocca dove, nei laboratori di criogenia, è in corso un progetto di ricerca per lo sviluppo di rivelatori di particelle di nuova generazione, costruiti con film sottili superconduttivi molto sensibili alle bassissime temperature configurati come micro risonatori a microonde. Alcuni dei rivelatori molto avanzati utilizzati oggi negli esperimenti di fisica del neutrino sono di tipo termico e registrano le variazioni infinitesimali di temperatura che il passaggio di una particella provoca nella materia che attraversa rivelandone la presenza. I nuovi rivelatori del progetto di Milano-bicocca, invece, sono come delle minuscole canne d’organo costruite con materiali superconduttori della famiglia dei nitruri e dei carburi metallici in grado di rivelare le alterazioni al loro “suono” caratteristico prodotte dal passaggio delle particelle. Questa caratteristica permetterà, per esempio, di misurare con migliaia di rivelatori l´energia dei neutrini emessi dai nuclei con precisioni estreme, meglio di una parte su mille, e con grande velocità. «Nello sviluppo di questi rivelatori – spiega Angelo Nucciotti, ricercatore di fisica nucleare e coordinatore del progetto - è riposta la speranza di rispondere ad alcune domande fondamentali per la comprensione dell´universo. In particolare, quale sia l´esatta massa del neutrino e se il neutrino e l´anti-neutrino siano o meno la stessa particella, ovvero se il neutrino sia o meno un particolare tipo di particella prevista da Ettore Majorana». Per affrontare la sfida Nucciotti ha messo insieme un gruppo di giovani ricercatori ed è riuscito a “ingaggiare” anche un fuoriclasse della fisica dei superconduttori, lo statunitense Peter K. Day, una vera autorità internazionale nel campo dei rivelatori a micro-onde, che studia da dieci anni. Day lavora al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa di Pasadena dove sviluppa questi dispositivi per applicazioni di astrofisica come telescopi a infrarossi. Presso l’Università di Milano-bicocca Day è Visiting Professor. «Ci sono gruppi italiani che mi invidiano molto per essere riuscito a portarlo qui», confessa Nucciotti, che aggiunge «ha accettato di essere coinvolto nel nostro progetto proprio perché l´applicazione scientifica è molto diversa da quella a cui lavora “a casa sua”». Le altre potenziali applicazioni di questi dispositivi sono nella misura del fondo cosmico a microonde, nell´astronomia millimetrica, nell´analisi dei materiali a raggi X e persino nell´imaging biomedico nel terahertz. Agli obiettivi scientifici si aggiunge anche un importante obiettivo formativo: «Un gruppo di giovani ricercatori – conclude Nucciotti - avrà l´opportunità di essere formato in questa nuova tecnologia e darà origine ad un polo con la capacità di attirare nuove risorse, come studenti e altri giovani ricercatori». Il progetto “Sviluppo di rivelatori a micro risonatore per la fisica del neutrino” durerà tre anni e ha un costo complessivo di 571 mila euro. Fondazione Cariplo ha contribuito con un finanziamento di quasi 400 mila euro. «Questa iniziativa – afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo – sposa perfettamente gli obiettivi del bando sul reclutamento internazionale: sostenere progetti eccellenti, attrarre autorevoli ricercatori stranieri e creare occasioni di crescita per giovani ricercatori» e aggiunge «il processo di selezione è avvenuto secondo logiche meritocratiche e ricorso alla peer review : ci attendiamo risultati importanti da questa ricerca».  
   
 

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