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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Gennaio 2012
 
   
  LAVORATRICI MADRI, G.R. UMBRIA APPROVA PROTOCOLLO INTESA PER TUTELA SICUREZZA E SALUTE

 
   
  Perugia, 31 gennaio 2012 - La Direzione Salute e Coesione sociale della Regione Umbria e le Direzioni Territoriali del Lavoro di Perugia e Terni sigleranno un protocollo dŽintesa per assicurare la costante e uniforme applicazione sul territorio regionale delle misure di tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici madri. LŽatto, su proposta dellŽassessore alla Salute Franco Tomassoni, è stato approvato dalla Giunta regionale. "Con il protocollo dŽintesa - ha spiegato - ci proponiamo di rendere omogeneo in tutta lŽUmbria e più rapido il percorso di accertamento delle eventuali condizioni di rischio per le lavoratrici madri e dei provvedimenti di interdizione dal lavoro". "Le articolate disposizioni normative a tutela e sostegno della maternità - ha ricordato - stabiliscono, infatti, che è vietato adibire le lavoratrici madri al trasporto e al sollevamento di pesi, ai lavori pericolosi, faticosi e insalubri per tutto il periodo della gestazione, estendendo il divieto in alcuni casi fino a sette mesi dopo il parto". Qualora non sia possibile assegnare la lavoratrice ad unŽaltra mansione adeguata, "la Direzione territoriale del Lavoro - ha precisato lŽassessore - concede lŽautorizzazione allŽanticipo e al prolungamento del periodo di astensione obbligatoria. Il Servizio Ispezione del lavoro della Direzione provinciale del Lavoro competente, inoltre, può disporre lŽinterdizione anticipata dal lavoro, eventualmente avvalendosi degli accertamenti medici effettuati dalle Aziende sanitarie locali, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di condizioni di lavoro o ambientali a rischio per la salute della donna e del figlio". Con il protocollo dŽintesa "vengono individuate procedure uniformi e semplificate per il godimento dei diritti previsti dalla normativa - ha sottolineato Tomassoni - e si fissano le indicazioni di massima condivise rispetto al comparto di lavoro, i fattori di rischio e il periodo di astensione". In base allŽaccordo, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compete tra lŽaltro, attraverso le Direzioni territoriali del Lavoro, di vigilare sullŽosservanza delle disposizioni in materia di tutela della maternità ed emanare i provvedimenti di interdizione dal lavoro. Alla Regione Umbria, attraverso le Aziende sanitarie locali, compete effettuare gli accertamenti medici a seguito della richiesta scritta della Direzione territoriale del lavoro o delle richieste presentate dalle lavoratrici per lŽinterdizione dal lavoro. Le Asl, inoltre, vigileranno sul rispetto della normativa effettuando sopralluoghi e verifiche ambientali per controllare le condizioni di rischio per le lavoratrici in gravidanza e fino a sette mesi dopo il parto.  
   
 

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