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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Gennaio 2007
 
   
  MINORI. VALDEGAMBERI A CONVEGNO REGIONALE:“LA CHIUSURA ISTITUTI E’ STATA UN TRAGUARDO DI CIVILTA’; IL VENETO AVANGUARDIA IN ITALIA PERCHE’ PONE AL CENTRO LA FAMIGLIA”

 
   
  Padova, 25 gennaio 2007 - “La chiusura degli istituti, i vecchi ‘orfanotrofi’ ai quali erano destinati i bambini e gli adolescenti allontanati dalle famiglie d’origine, è stata un traguardo di civiltà. Una mèta che il Veneto ha raggiunto molto prima di quanto prescrivesse la legge, ponendosi all’avanguardia in Italia nel settore delle politiche a favore dei minori, innanzitutto perché ha da sempre privilegiato la famiglia e posto al centro della propria azione pubblica l’interesse del minore”. Lo ha detto ieri a Padova, Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, nel corso di un intervento che ha introdotto, al Centro Congressi “Papa Luciani”, i lavori del convegno regionale sul tema: “Il contrasto all’istituzionalizzazione dei bambini e degli adolescenti”. All’incontro erano presenti centinaia di esponenti dei servizi pubblici e del privato sociale che operano in questo delicato settore. Il convegno ha fatto il punto sul cammino percorso in questi anni per la definitiva cessazione delle strutture educativo-assistenziali di grandi dimensioni, ormai obsolete dal punto di vista culturale e degli standard, a favore di strutture più adeguate, di piccole dimensioni– casa famiglia, gruppo famiglia – capaci di garantire condizioni di accoglienza e ospitalità adeguate e, anche a favore dell’affido familiare. “Dobbiamo continuare in questa direzione - ha detto ancora Valdegamberi - aiutando i bambini a restare nelle famiglie d’origine, supportando il nucleo familiare con tutta le rete dei servizi territoriali, dal Comune all’Ulss, con operatori formati alle nuove esigenze e al mutato quadro sociale che vede, ad esempio, la presenza consistente di minori stranieri”. Il quadro delle strutture tutelari nel Veneto, secondo i dati forniti dall’Osservatorio regionale sui minori, al 31 dicembre 2005, è il seguente: sono oltre 200 le strutture residenziali per minori di cui 96 comunità alloggio residenziali, 70 case famiglia, 40 gruppi famiglia, 7 centri di pronta accoglienza, 1 comunità terapeutica riabilitativa. I minori accolti sono 1. 409 (con un incremento del 29% dal 1998 quando erano 1089) mentre 1. 441 sono i minori in affido (1016 in affidamento residenziale e 425 in affidamenti diurni). L’aumento è dovuto alla triplicata presenza di minori stranieri che passano dai 165 di fine anni Novanta ai 542 del 2005 (pari al 38% di tutti i minori accolti in struttura). Inoltre, al loro interno è in ulteriore crescita la quota dei minori stranieri non accompagnati (nel 2005, 231 ragazzi). .  
   
 

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