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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Gennaio 2012
 
   
  LIGURIA: QUINDICI MILIONI DI EURO DAL FSE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE AVVIO DEI BANDI PER PRESENTARE I PROGETTI

 
   
  Genova, 31 Gennaio 2012 - Partiranno a metà di questa settimana i bandi, per un valore di 15 milioni di euro, per la realizzazione di interventi utili all’inserimento lavorativo delle persone a rischio di esclusione sociale. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta degli assessori al bilancio e alle politiche sociali, Pippo Rossetti e Lorena Rambaudi. Con questi finanziamenti del fondo sociale europeo parte così la seconda fase del percorso che ha preso il via nel 2010 e che è proseguito nel 2011 con una serie di tavoli territoriali che hanno visto il coinvolgimento dei principali soggetti che si occupano di inclusione sociale. I finanziamenti potranno essere utilizzati per l’inserimento lavorativo di persone senza fissa dimora o in condizioni di povertà estreme, giovani che hanno lasciato prematuramente la scuola, adulti con un basso titolo di studio, disoccupati over 45, disabili fisici o mentali e anche famiglie dei destinatari. Persone a rischio di esclusione sociale“Il bando – spiegano gli assessori Rossetti e Rambaudi – si rivolge ad amministrazioni pubbliche, escluso le Province, sindacati e associazioni di categoria, enti di volontariato, cooperative sociali che potranno presentare i progetti non singolarmente, ma in forma di partenariato”. Gli enti destinatari avranno tempo 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul sito della Regione Liguria per la presentazione dei progetti che si trasformeranno in percorsi concreti a partire dalla metà dell’anno. I progetti da presentare potranno avere un valore minimo di 150.000 euro fino ad un limite massimo di 1 milione di euro. “I finanziamenti del fondo sociale europeo – concludono i due assessori – rappresentano una boccata di ossigeno in un momento come questo in cui si assiste al taglio dei finanziamenti nazionali destinati alle politiche sociali a favore non solo dell’inserimento lavorativi di soggetti deboli, ma anche della creazione di nuova impresa”.  
   
 

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