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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Gennaio 2012
 
   
  WTO SULLE RESTRIZIONI ALLE ESPORTAZIONI DI MATERIE PRIME DALLA CINA

 
   
   Bruxelles, 31 gennaio 2012 - L´ue, insieme con gli Stati Uniti e Messico, ha lanciato un procedimento di risoluzione delle controversie dell´Wto, contro le restrizioni all´esportazione varie in materia di esportazione di materie prime ´provenienti dalla Cina. Una prima relazione del panel Wto è stato emessa il 5 luglio 2011. Il 30 gennaio 2012 l´organo d´appello dell´Wto ha emesso una sentenza definitiva in questo caso, affermando la maggior parte delle richieste Ue. Quali materie prime sono in discussione in questo caso? Varie forme di: bauxite, coke, fluorite, il magnesio, il manganese, il carburo di silicio, silicio metallico, fosforo giallo e zinco. La Cina mantenere restrizioni alle esportazioni delle altre materie prime? Come funziona questo caso si riferiscono a terre rare? La Cina sta imponendo restrizioni alle esportazioni in molte materie prime, molte delle quali sono fondamentali per l´industria dell´Ue. Terre rare è l´esempio recente più importante di un´importante materia prima su cui la Cina applica restrizioni significative. La Cina applica attualmente dazi all´esportazione su 363 linee tariffarie, nonostante il fatto che si impegna ad astenersi da tali dazi all´esportazione oltre 84 linee tariffarie elencati nel suo protocollo di adesione all´Omc. Inoltre, la Cina impone quota di esportazione e regimi di licenze per molti prodotti. Che cosa significa questo risultato significa per le restrizioni all´esportazione di materie prime non contemplate dalla presente controversia, come Terre rare? L´esito di questo caso obbliga la Cina a portare i provvedimenti in discussione il rispetto delle sentenze. Tuttavia, l´Ue continua ad essere profondamente turbato da un uso della Cina di restrizioni alle esportazioni, non solo sui prodotti specifici oggetto della presente controversia, ma anche su terre rare e molte altre materie prime industriali. Alla luce dei risultati chiara del gruppo di esperti dell´Wto e dell´organo di appello ci aspettiamo che la Cina di togliere le restrizioni all´esportazione non solo per quanto riguarda le materie prime oggetto di controversia, ma anche per quanto riguarda le terre rare e altre materie prime. Quali settori sono più interessati dal caso attuale? La sostanza chimica, industrie metallurgiche in acciaio e non ferrosi, come pure i loro clienti a valle sono i principali settori interessati. Ciò include una vasta gamma di settori, tra cui i produttori di lattine per bevande, Cd, elettronica, automotive, ceramica, frigoriferi, batterie, medicinali per citarne solo alcuni. Qual è l´impatto economico di questo caso? Importazioni Ue a raggiungere 1 miliardo di euro l´anno provenienti dalla Cina in termini di materie prime oggetto del ricorso in sede Omc. L´importanza economica è ben al di là di questa figura come quelli rappresentano input per la produzione di una vasta gamma di prodotti. Prendiamo l´esempio dell´industria siderurgica, che utilizza tra l´altro fluorite, manganese e zinco: il fatturato Ue del settore siderurgico è circa € 150 miliardi e 410 000 persone, pari al 1,25% dell´occupazione totale nell´industria manifatturiera dell´Ue, alle dipendenze del industria siderurgica. Per più della metà dei 9 prodotti oggetto del ricorso in sede Omc, Ue dipendenza generale (dipendenza dalle importazioni vs consumo) è più del 60% (con più del 90% per la bauxite, manganese e magnesio). F o 5 dei 9 materiali, la Cina è un paese leader con una quota di produzione della quota di produzione mondiale di oltre il 50% (> 80% per il fosforo, magnesio, manganese, bauxite grado e refrattari). L´impatto di tali misure distorsive è duplice. In primo luogo, le restrizioni portare a livelli di prezzo differenti di input per il cinese e gli operatori Ue (nel caso di molti dei prodotti in questione, i prezzi all´esportazione sono stati tra il 50-100% superiore a quello cinese prezzi interni). Poiché la quota di costo di queste materie prime nella produzione di altri prodotti ´possono essere considerevoli (spesso 50% o anche più), differenza di prezzo tale può portare uno svantaggio competitivo determinante. In secondo luogo, le difficoltà che interessano la disponibilità di materie prime al di fuori della Cina. Le industrie dell´Ue che sono potenzialmente interessate rappresentano circa il 4% delle attività dell´Unione industriali e circa 500.000 posti di lavoro. Servono una moltitudine di settori come l´automotive, l´edilizia e ritardanti di fiamma. Tenendo presente alcune di queste risorse non possono essere trovate altrove significa anche che le aziende europee che dipendono dalle risorse come input per il rischio ulteriore elaborazione di dover chiudere affari, con implicazioni per le industrie a valle. E anche se a volte esistono sostituti, il loro utilizzo può comportare molto spesso alla ricerca di nuovi processi produttivi più tecnicamente impegnativo e costoso, che a sua volta pregiudica seriamente Ue attività commerciali. Come ha fatto le esportazioni dalla Cina di materie prime soggette alla controversia evolversi negli ultimi anni? Dal 2005 al 2011, le importazioni Ue dalla Cina dei prodotti coperti dal caso Wto sono diminuite in valore, mentre le importazioni globali dell´Unione degli stessi prodotti è aumentato del 35% circa. Per questi prodotti, la quota della Cina nella Ue fornitura di questi prodotti è diminuito dal 26% al 17% del totale delle importazioni Ue 2005-2011. Quali sono i prossimi passi? Quando la Cina rimuovere le restrizioni alle esportazioni? Su richiesta della Ue (e la co-ricorrenti) l´organo di conciliazione dell´Omc adotterà i rapporti entro 30 giorni. La Cina dovrà poi portare le sue misure nel rispetto delle sentenze. Per fare ciò, la Cina potrebbe richiedere un periodo di tempo ragionevole (Rpt).  
   
 

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