Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 31 Gennaio 2012
 
   
  DIMENSIONAMENTO SCUOLE: ECCO IL PIANO DELLA REGIONE TOSCANA

 
   
   Firenze, 31 gennaio 2012 ¨C Un quadro nuovo per le scuole toscane: la Giunta regionale ha approvato ieri una delibera che disegna l¡¯articolazione delle scuole per il prossimo anno scolastico: gli istituti comprensivi saranno 272, 60 (tra direzioni didattiche e medie autonome) le autonomie, 175 gli istituti superiori. ¡°La programmazione dell¡¯offerta formativa ¨C sottolinea Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all¡¯Istruzione ¨C ¨¨ un atto importante, frutto di valutazioni che hanno tenuto conto delle caratteristiche geografiche, socio-economiche e culturali dei territori. Il tema ¨¨ stato affrontato fin dallo scorso settembre in dieci incontri, uno per ogni territorio provinciale, ai quali con Regione Toscana hanno partecipato le conferenze zonali per l¡¯istruzione, le scuole, l¡¯Ufficio Scolastico Regionale, le Province¡±. Per quanto riguarda il primo ciclo prosegue il percorso di formazione degli Istituti Comprensivi: la delibera sancisce la nascita di 26 nuovi Istituti Comprensivi che, nell¡¯anno scolastico 2012-2013, diventeranno 272. Al tempo stesso, a causa delle caratteristiche specifiche di alcuni territori, si mantengono, tra direzioni didattiche e medie autonome, 60 autonomie. Cos¨¬ in Toscana si raggiunge (per i Comprensivi nei comuni non montani e isole minori) la media di 1.052 alunni e (per i Comprensivi nei comuni montani) la media di 628 alunni, permettendo cos¨¬ di mettere in sicurezza la rete scolastica regionale rispetto ai parametri ministeriali introdotti dalla legge 111/2011 (minimo di 1.000 alunni, ridotto a 500 per i comuni montani e le isole minori). Sono dieci anni che in Toscana si lavora per la graduale realizzazione di Istituti Comprensivi. Questo ¨C aggiunge Targetti ¨C ¡°perch¨¦ scuole, enti locali e Regione credono nel potenziale di qualit¨¤ di questa forma organizzativa che favorisce la verticalit¨¤ curriculare e la continuit¨¤ didattica. Oggi anche la maggioranza delle regioni italiane ha dimostrato di credere in questa istituzione, valorizzandola nella programmazione ben oltre i citati recenti obbiettivi numerici ministeriali¡±. Il piano approvato oggi contiene le delibere delle Province toscane che hanno composto il quadro della rete scolastica dei territori sentiti Comuni e Conferenze di zona. Da questi confronti ¨C fa notare Stella Targetti ¨C ¡°¨¨ emersa la condivisione di due indirizzi chiari: andare avanti con la formazione degli Istituti Comprensivi, pur nel rispetto della necessaria gradualit¨¤, e tenere conto del rispetto dei parametri ministeriali come media provinciale; ci¨° proprio per consentire il rispetto delle specificit¨¤ territoriali¡±. Per quanto riguarda il secondo ciclo, la vicepresidente avverte (¡°ma la certezza si avr¨¤ solo al momento della chiusura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico¡±) sulla possibilit¨¤ che alcune autonomie non traguardino i parametri numerici introdotti lo scorso 14 novembre dal ddl ¡°stabilit¨¤ 2012¡å, a proposito delle assegnazioni del personale dirigenziale (minimo di 600 alunni ridotto a 400 per i comuni montani e le isole minori). ¡°Data la tardivit¨¤ del provvedimento ¨C dichiara Stella Targetti ¨C abbiamo deciso di non procedere ad adeguamenti frettolosi, d¡¯accordo anche con le Province con cui condividiamo che il dimensionamento ¨¨ un intervento utile solo se inserito e valutato nel complesso funzionamento del sistema scolastico e che, proprio per questo, gli enti preposti devono essere messi nelle condizioni di poter valutare l¡¯impatto che le loro scelte possono avere sul funzionamento del sistema scolastico locale¡±. ¡°Nel complesso ¨C conclude la vicepresidente ¨C la strada intrapresa mi pare quella giusta: in Toscana, sul versante della scuola, stiamo portando avanti le scelte in cui crediamo. Certo esistono margini di miglioramento sui quali lavoreremo, per esempio nella concertazione e nel coordinamento territoriale, ma stiamo dimostrando che nel nostro territorio sono possibili scelte qualitative autonome che pongono al centro la scuola, intesa come comunit¨¤ complessa fatta da studenti, docenti, famiglie e dirigenti¡±.  
   
 

<<BACK