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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Febbraio 2012
 
   
  UE, AMBIENTE E ACQUA: UNA PROPOSTA PER RIDURRE I RISCHI DI INQUINAMENTO DELLE ACQUE

 
   
  Bruxelles, 1 febbraio 2012 – I miglioramenti della qualità dell´acqua nell´Ue potrebbero essere compromessi da nuove forme di inquinamento chimico. La Commissione intende proporre di aggiungere quindici nuove sostanze chimiche all´elenco di trentatré inquinanti monitorati e controllati nelle acque unionali di superficie. Si tratta di un ulteriore passo verso il miglioramento della qualità delle nostre acque fluviali, lacustri e costiere. Le quindici sostanze comprendono prodotti chimici industriali e sostanze utilizzate nei biocidi, nei farmaci e nei prodotti fitosanitari, scelte sulla base di prove scientifiche che ne attestano la possibilità di rappresentare un rischio significativo per la salute. Il commissario responsabile per l´Ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "L´inquinamento delle acque costituisce una delle principali preoccupazioni di carattere ambientale maggiormente citate dai cittadini. Sono soddisfatto di questo progresso poiché risponde chiaramente alle aspettative dei cittadini. È necessario monitorare e controllare queste quindici sostanze chimiche supplementari, per accertare che non rappresentino un rischio per l´ambiente o la salute umana". L´aggiornamento avverrà mediante una revisione della direttiva sulle sostanze prioritarie nel settore della qualità delle acque. Le nuove sostanze proposte emanano da un riesame che ha preso in considerazione i rischi posti da circa 2 000 sostanze, tenendo conto dei loro livelli nelle acque superficiali e della loro pericolosità, della produzione e dell´uso. Per sei delle quindici nuove sostanze prioritarie la classificazione proposta richiederebbe che le loro emissioni in acqua siano eliminate entro vent´anni. La proposta include anche norme più rigorose relative a quattro sostanze attualmente controllate nonché un requisito di eliminazione delle emissioni di altre due di esse già inserite nell´elenco. Le quindici sostanze prioritarie supplementari proposte sono le seguenti: sostanze contenute in prodotti fitosanitari: aclonifen, bifenox, cipermetrina, dicofol, eptacloro, quinoxyfen; sostanze usate in prodotti biocidi: cibutrina, diclorvos, terbutrina; sostanze chimiche industriali: acido perfluorottano sulfonato (Pfos), esabromociclododecano (Hbcdd); sottoprodotti della combustione: diossina e Pcb diossina-simili; sostanze farmaceutiche: 17 alpha-etinilestradiolo (Ee2), 17 beta-estradiolo (E2), diclofenac. I farmaci sono proposti per la prima volta. La proposta non mette in discussione il valore farmaceutico di queste sostanze ma affronta gli eventuali effetti nefasti della loro presenza nell´ambiente acquatico. Concentrazioni superiori alle soglie proposte possono ripercuotersi negativamente sulla salute dei pesci, per esempio riducendone le capacità riproduttive e danneggiando altri organismi viventi. Negli ultimi anni la nostra consapevolezza dell´impatto dei farmaci sull´ambiente è notevolmente aumentata e la proposto è basata sulle conoscenze scientifiche più avanzate. La Commissione propone inoltre di migliorare il monitoraggio e la comunicazione degli inquinanti chimici in acqua nonché di adottare un meccanismo mirato a ottenere informazioni migliori sulla concentrazione di altri inquinanti suscettibili in futuro di essere controllati a livello unionale. La proposta della Commissione è corredata di una relazione del Parlamento europeo e del Consiglio sui risultati del riesame dell´elenco esistente di sostanze controllate. Fasi successive - La Commissione propone l´elenco riveduto come parte della direttiva che modifica la direttiva quadro sulle acque (Wfd) e la direttiva sugli standard di qualità ambientale (Eqsd). La proposta sarà trasmessa al Consiglio e al Parlamento per discussione e adozione. Di norma gli Stati membri sono tenuti al rispetto degli standard di qualità ambientale relativi alle sostanze prioritarie entro il 2021, ossia il termine del secondo piano di gestione del bacino idrografico. In casi specifici è possibile fissare un termine più lungo se sono rispettate le condizioni per l´esenzione stabilite nella direttiva Wfd.  
   
 

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