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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Febbraio 2012 |
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SICCITÀ: G.R UMBRIA APPROVA MISURE PER GARANTIRE APPROVVIGIONAMENTO IDRICO; ROMETTI: “DA SUBITO RIDOTTI ATTINGIMENTI”
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Perugia, 1 febbraio 2012 - Limitare l´impatto causato dalla carenza di precipitazioni in Umbria e prevenire le ripercussioni negative sull´approvvigionamento idropotabile, soprattutto in previsione del periodo estivo: ha questa finalità l´insieme di "misure cautelari" sulla gestione della risorsa idrica di Montedoglio approvate dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´ambiente Silvano Rometti, per garantire i prelievi ad uso potabile, irriguo e ambientali previsti nella prossima stagione. "Congiuntamente alla Regione Toscana - ha spiegato Rometti, ci siamo immediatamente attivati per fronteggiare una situazione che colpisce tutto il territorio umbro e che ha invalidato la pianificazione degli usi di Montedoglio definita nel 2010 a seguito dell´incidente alla diga. Il protrarsi della siccità sta notevolmente impoverendo i deflussi dei fiumi, dei livelli degli invasi, delle falde e delle sorgenti che hanno raggiunto valori di portata molto al di sotto delle medie stagionali, con minimi inferiori a quelli registrati negli ultimi 10 anni". L´atto approvato dall´esecutivo prevede l´immediata riduzione a 0,5 m3/sec della portata rilasciata a valle fino al 30 giugno 2012 (è attualmente di 1,2 m3/sec); dal 1 luglio 2012 al 30 settembre 2012, a 1 m3/sec, per poi tornate da 1 a 0,5 m3/sec dal 1° ottobre 2012 al 31 dicembre 2012. All´arpa Umbria spetterà di monitorare il tratto del Tevere a valle dell´invaso per garantire la compatibilità ambientale delle azioni messe in campo, mentre le Province di Perugia e di Arezzo sono chiamate ad incrementare i controlli sui prelievi nel tratto del fiume tra la diga di Montedoglio e Città di Castello". "Le misure previste - afferma Rometti - si basano sui dati elaborati delle due Regioni relativamente a precipitazioni, deflussi, usi e livelli dell´invaso di Montedoglio. Secondo le elaborazioni, in assenza delle azioni individuate, la diga potrebbe essere vuota già dal prossimo giugno. Sarebbero così interrotti gli approvvigionamenti potabili delle due regioni che riguardano circa duecentomila utenti, l´uso irriguo, e cesserebbe il contributo dato dall´invaso per il mantenimento della portata minima vitale del Tevere. La riduzione dei rilasci dovrebbe invece garantire - secondo Rometti - i fabbisogni umbri e toscani, anche in presenza di piogge leggermente al di sotto della media. Il successo delle misure è comunque legato ad un attento monitoraggio. Per questo è stata affidata al Gruppo tecnico interregionale, integrato con le Province territorialmente competenti, la funzione di cabina di regia. In questo quadro l´Ente Acque Umbria Toscana - conclude Rometti - dovrà garantire l´osservanza degli utilizzi ridotti pianificati e il monitoraggio del livello dell´invaso in modo da permettere al Gruppo tecnico di intervenire con eventuali nuove misure in caso di variazioni negative dell´andamento dell´invaso". Secondo i dati raccolti dal sistema di monitoraggio regionale il deficit pluviometrico ha ridotto notevolmente gli afflussi a Montedoglio che, con un invaso utile di 18,5 milioni di metricubi, si presenta deficitario rispetto ai fabbisogni, anche in considerazione che la gestione della diga era stata messa in crisi dalla rottura dello sfioratore di superficie nel dicembre 2010 che aveva ridotto i volumi invasabili , con una riduzione del volume utile disponibile a 72 milioni di metricubi contro i circa 140 milioni di metricubi disponibili prima dell´evento. A partire da gennaio 2011 l´Umbria è stata infatti interessata da una situazione di crisi idrica dovuta alla scarsità di precipitazioni che, nei mesi di agosto e novembre, ha fatto registrare picchi superiori anche al 40% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica. Considerando che i mesi da ottobre a dicembre sono quelli in cui avviene la ricarica di falde e sorgenti, a fronte dei 304,9 mm di pioggia che mediamente si registrano nel trimestre ne sono caduti soltanto 128 mm pari al 42% (176,9 mm di pioggia in meno su tutto il territorio regionale). Confrontando i dati delle precipitazioni annuali 2011 con quelli delle crisi idriche 2001 e del 2006 che avevano comportato lo stato di calamità naturale la situazione attuale è molto più grave.,in quanto nel 2001 e nel 2006 era stato riscontrato un deficit annuale di pioggia rispettivamente del 24,8% e del 26,3% mentre l´ attuale deficit è del 38,7% (346,9 mm di pioggia in meno su tutto il territorio regionale). Dall´esame delle portate delle sorgenti appenniniche emerge che gli attuali valori presentano valori prossimi a quelli minimi storici. Secondo i tecnici si può presupporre che in mancanza di precipitazioni consistenti si determinerà un rilevante decremento delle portate sorgive che potrebbe attestarsi intorno al 50% del valore medio del periodo. Relativamente ai livelli di falda il trend risulta sempre negativo quindi,come per le sorgenti, la mancanza di abbondanti precipitazioni nei prossimi mesi provocherà un notevole decremento dei livelli di falda. Per quanto riguarda il Lago Trasimeno il livello del lago al (31/12/2011) è di 90 cm, 41 cm al di sotto rispetto a quello della stessa data del 2010, ma molto superiore rispetto a quello registrato nel 2009, 2008 e 2007 (rispettivamente -141, -127 e -137). Il livello del lago nei primi mesi del 2011 fino a tutto settembre si era mantenuto abbondantemente sopra i valori medi registrati a partire dal 1992. Da ottobre, la mancanza di precipitazioni, ha provocato un rapido decremento del livello portandolo a valori prossimi a quelli medi del periodo. |
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