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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Febbraio 2012
 
   
  RICERCATORI, VINCITORI DI UN PREMIO E FINANZIATI DALL´UE, DECONGESTIONANO INTERNET!

 
   
  Bruxelles, 6 febbraio 2012 - Internet è diventato parte della nostra vita quotidiana, in modi che 30 anni fa non avremmo mai immaginato, ma quanto spesso ci fermiamo a pensare il come e il perché andiamo online? Un team di ricercatori spagnoli finanziati dall´Ue stanno facendo proprio questo. Ipv4 (Internet Protocol version 4), il protocollo usato da qualsiasi supporto per connettersi a internet, ha appena incontrato un grande ostacolo: a causa della continua crescita vertiginosa di Internet, tutti i suoi indirizzi si sono recentemente esauriti. Si spera che Ipv6, un protocollo attualmente nelle prime fasi di implementazione, sostituirà alla fine Ipv4, sfortunatamente, i due protocolli non sono compatibili. Adesso i ricercatori dell´Università Carlos Iii de Madrid (Uc3m) hanno sviluppato una soluzione a questo problema. Si sono proposti di rendere possibile per le macchine del futuro la connessione a Internet usando indirizzi Ipv6 e allo stesso tempo l´accesso a contenuti precendenti in formato Ipv4. Sono riusciti a definire traduttori che permettono ai contenuti in entrambi i protocolli di comprendersi tra di loro per mezzo di una tecnologia chiamata Nat64 e Dns64. Si tratta di uno standard usato dai principali produttori di router, come Cisco o Juniper e dai maggiori venditori del Dns (Domain Name System), come Berkeley Internet Name Domain (Bind) o Microsoft. "Abbiamo progettato e standardizzato questi strumenti di transizione, che sono stati adottati dall´industria e che sono adesso disponibili sul mercato," dichiara il professor Marcelo Bagnulo dell´Uc3m. "È relativamente facile inventare un nuovo protocollo, ma è molto difficile progettarne uno che sia poi realmente introdotto e usato, visto che la standardizzazione è un passo importante verso il futuro uso di una tecnologia." Questa ricerca è stata condotta nell´ambito del progetto "Trilogy" che ha ricevuto l´ultimo premio per il miglior progetto in occasione della premiazione del Future Internet Award, si tratta di premi assegnati nell´ambito dell’iniziativa Cefims ("Coordination of the European future internet forum of Member States of the European Union") del Settimo programma quadro (7° Pq). Lo scopo del Cefims, che è sovvenzionato con 409.977 euro in finanziamenti Ue nell´ambito del Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del 7° Pq, consiste nel migliorare la qualità del flusso di informazioni e del funzionamento interno di Internet. Internet è fondamentalmente caratterizzato dall´interrelazione di due sistemi: il primo (routing) definisce il percorso e il secondo (controllo della congestione) determina la quantità e il volume dei dati che passano. Il professor Bagnulo spiega che al momento questi due sistemi funzionano indipendentemente l´uno dall´altro, infatti "il meccanismo che decide da dove passeranno i dati non tiene conto di quanti altri dati stanno passando attraverso lo stesso percorso". Questo significa che quando c´è un ingorgo, i nuovi dati non ne tengono conto e non scelgono un percorso alternativo. Per rendere questo concetto più comprensibile, i ricercatori spagnoli usano una metafora: senza segnali luminosi o avvisi inviati via radio per avvertire dei rallentamenti, gli automobilisti non possono cambiare il loro itinerario e quindi evitare gli ingorghi. Uno degli obiettivi principali di Trilogy è fare in modo che questi sistemi possano funzionare in modo più coordinato. Per fare questo, propongono varie tecnologie che controllano e re-indirizzano il flusso di dati dai percorsi congestionati (come può succedere in caso di applicazioni peer-to-peer) ad altre parti della rete meno trafficate. Hanno progettato, implementato e standardizzato il Protocollo di controllo della tramissione multipercorso (Tcp) nell´Internet Engineering Task Force (Ietf), che permette a una connessione di questo tipo di passare attraverso percorsi multipli. Per uno smart phone connesso a Internet attraverso Wi-fi per esempio, la comunicazione si interrompe quando l´utente lascia la zona coperta e si deve creare un´altra connessione. Usando però questo nuovo Mptcp, è possibile passare questa comunicazione all´interfaccia alternata, in modo che la connessione possa essere mantenuta, oltre al fatto che si rende più veloce il trasferimento di dati. Trilogy, oltre ai ricercatori dell´Uc3m, riunisce altri 9 partner del mondo accademico e industriale: Deutsche Telekom, Nec Europe Ltd, Nokia, Roke Manor Research, Università di Economia e Commercio di Atene, University College di Londra, Università cattolica di Lovanio e Stanford University, Eurescom (European Institute for Research and Strategic Studies in Telecommunications Gmbh), e British Telecommunications (Bt). Ricevendo il Future Internet Award, Phil Eardley di Bt ha detto: "È un onore essere stato selezionato come vincitore e aver lavorato con così tante persone di talento al progetto Trilogy." Per maggiori informazioni, visitare: Universidad Carlos Iii de Madrid: http://www.Uc3m.es/portal/page/portal/home    
   
 

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