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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Febbraio 2012
 
   
  LAVORO A REGGIO EMILIA, PREVISTE 1500 ASSUNZIONI NEL I TRIMESTRE 2012

 
   
  Reggio Emilia, 6 febbraio 2012 - Sebbene il nuovo rallentamento del ciclo economico porti a prevedere, per il 2012, una contrazione del Pil che potrebbe avere contraccolpi anche sull’occupazione, le imprese reggiane dell’industria e dei servizi hanno programmato quasi 1.500 assunzioni per il primo trimestre del 2012. Emerge dall’analisi compiuta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio sull’indagine periodica Excelsior, il sistema informativo per l’occupazione e la formazione, promosso da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Le rilevazioni parlano infatti di 1.480 le assunzioni previste fra gennaio e marzo 2012, 580 delle quali nell’industria e le altre 900 nei servizi. “Oggi è difficile – sottolinea Enrico Bini, Presidente della Camera di commercio – prevedere quale potrà essere il saldo occupazionale di fine anno. Proprio dalle indicazioni che riguardano la possibile contrazione del Pil si desume che si potrebbe registrare una lieve flessione (-0,5%), ed è proprio a fronte di una situazione così difficile che appare ancor più importante il fatto che in diversi settori non si arresti la ricerca di lavoratori da parte delle imprese reggiane, che peraltro sale di altre 1.200 unità (portando le previsioni trimestrali delle aziende a 2.680 ingressi al lavoro) se si considerano anche le forme di lavoro diverse da quello dipendente”. Delle assunzioni alle dipendenze programmate, circa un terzo – come evidenzia l’indagine camerale - sarà effettuato con contratto a tempo indeterminato, mentre i rimanenti due terzi sono previsti con contratti a tempo determinato (periodi di prova finalizzati all’assunzione, lavori stagionali, sostituzioni temporanee). Nuovi spazi sembrano aprirsi per i giovani con meno di 30 anni, ai quali le imprese reggiane sono intenzionate a riservare in modo esplicito oltre un terzo delle assunzioni previste, con previsioni che, però, portano tale quota a valori prossimi al 50% del totale. Le prime sette professioni più richieste in provincia, che concentrano il 56% delle assunzioni programmate (cioè 830 unità su 1.480) sono riferite a specialisti e tecnici del marketing, vendite, distribuzione e servizi turistici (170 unità), operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni (130 unità ricercate, con esperienza), specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari (130 unità, possibilmente con esperienza), operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (120 unità, preferibilmente con esperienza), commessi e altro personale di vendita nelle attività commerciali (110), cuochi e camerieri (100 unità, con una ricerca che si indirizza preferibilmente alla componente femminile), conduttori di mezzi di trasporto e di macchinari mobili (70 unità preferibilmente di genere maschile). Nel complesso, la ricerca di alte professionalità (dirigenti, professioni altamente specializzate e tecnici) risulta piuttosto sostenuta, superando nell’insieme, le 400 unità, per una quota pari al 28% circa del totale assunzioni previste nel trimestre che colloca la nostra provincia al 15° posto in graduatoria nazionale. Se dai profili professionali si sposta l’attenzione sui titoli di studio richiesti emerge che su circa 1.300 assunzioni non stagionali il 40% sarà costituito da diplomati e il 18% da laureati. In circa tre casi su dieci gli imprenditori reggiani ritengono necessaria la laurea specialistica; in due su dieci preferiscono la triennale; il rimanente 50% dei casi non esprime preferenze specifiche (vanno bene sia la specialistica che la triennale). Oltre ai 1.480 lavoratori assunti come dipendenti, sia a tempo indeterminato che determinato, le imprese – come si è detto - si avvarranno di altre 1.200 unità da inserire con altre modalità: 700 interinali, 300 indipendenti (partite Iva e lavoratori occasionali) e 200 collaboratori a progetto.  
   
 

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