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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Febbraio 2012
 
   
  BOLZANO, NUOVO CARCERE: DEFINITI CON LO STATO I PROSSIMI PASSI

 
   
  Bolzano, 6 febbraio 2012 - Dopo l´esproprio delle aree a Bolzano sud, la gara entro marzo e l´affidamento dei lavori in autunno: questa la tabella di marcia per la realizzazione del nuovo carcere, discussa il 2 febbraio a Roma dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il nuovo commissario straordinario per l´edilizia penitenziaria, il prefetto Angelo Sinesio. Come ultima tappa della sua giornata nella capitale il presidente Durnwalder ha incontrato ieri sera il prefetto Angelo Sinesio, nuovo commissario del piano straordinario per l´emergenza carceri. Il commissario delegato Sinesio, che prende il posto di Franco Ionta, è capo della segreteria tecnica del ministro dell´Interno Cancellieri. Nel primo colloquio con Sinesio il presidente della Giunta provinciale ha fatto il punto sull´iter di costruzione del nuovo istituto penitenziario di Bolzano. "Ho spiegato al prefetto che dopo l´esproprio delle aree a Bolzano vicino all´aeroporto, contiamo di avviare il bando di gara entro marzo e i lavori in autunno." Il futuro istituto migliorerà le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria: Durnwalder ha ricordato a Sinesio la recente rivolta verificatasi nella vecchia e inadeguata struttura di via Dante e ha ribadito che "la realizzazione del nuovo carcere è da anni uno dei temi centrali dell´agenda politica in Alto Adige, perché i limiti strutturali di quella attuale non permettono di svolgere quelle attività considerate fondamentali per il recupero della persona." Dal commissario governativo è arrivata la conferma del pieno appoggio dello Stato alla Provincia in tutti i passi necessari per la realizzazione dell´opera pubblica, che sostituirà l’attuale carcere di via Dante, avrà una capienza di 220 persone e una sezione femminile. La Provincia, secondo l’intesa con lo Stato, applica la propria normativa sulle procedure urbanistiche e sugli atti di esproprio e liquidazione. L’opera sarà infatti finanziata ricorrendo a parte dei fondi messi a disposizione dalla Provincia nel quadro dell’Accordo di Milano, utilizzabili per lavori pubblici di interesse sia locale che nazionale. A fronte del contributo provinciale lo Stato trasferisce alla Provincia l´area su cui sorge l´attuale carcere, destinata alla costruzione di opere pubbliche.  
   
 

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