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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Febbraio 2012
 
   
  PROVINCE, LA REGIONE TOSCANA NON IMPUGNERÀ LA NORMA DEL GOVERNO

 
   
  Firenze, 8 febbraio 2012 – La Regione non impugnerà davanti alla Corte Costituzionale, come invece chiesto dall’Upi regionale e nazionale, la norma del governo che riduce le Province ad un ente di secondo grado, con un consiglio più snello composto dai consiglieri dei Comuni che ne fanno parte e un presidente eletto tra questi. “Non lo farà – spiega l’assessore alle riforme e al rapporto con gli enti locali, on. Riccardo Nencini – perché il decreto non ha leso alcuna delle competenze regionali, né gli interessi del sistema locale. Oltre al fatto che lo strumento dell’impugnazione sarebbe incongruo rispetto ad una questione il cui cuore rimane politico e ad una riforma costituzionale, necessaria, già all’ordine del giorno del dibattito parlamentare”. L’occasione per la precisazione è stata offerta dal question-time della seduta odierna del Consiglio regionale. A porre una domanda, dopo le voci che erano circolate, è stata la consigliere d’opposizione del Pdl Stefania Fuscagni. L’assessore Nencini ha poi ricordato, a margine del question time, come la giunta si sia in questi mesi fatta carico di una semplificazione del sistema delle autonomie locali, convinto che serva una riforma “per aiutare la crescita e lo sviluppo” e che in un mondo globalizzato non più (e non sempre) piccolo è sinonimo di bello. La legge presentata dalla giunta a luglio ed approvata dall’aula a dicembre, che spinge i Comuni a fondersi od unirsi in unioni, va in questo senso. “Avevamo anche proposto la gestione associata di funzioni tra Province per area vasta, con tra aree vaste per tutta la Toscana” conclude l’assessore.  
   
 

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