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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Gennaio 2007 |
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IL GRANO ROMAGNOLO VUOLE ESSERE RICONOSCIUTO DALL´EUROPA
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E’ stata consegnata al Ministero delle Politiche Agricole, il 29 dicembre scorso, la istanza di riconoscimento per il grano romagnolo Igp (Indicazione Geografica Protetta),secondo le direttive contenute nel Reg. Cee 510/2006 e dal Dm 17/11/2006. Sono stati, quindi, predisposti il disciplinare, la relazione tecnica, quella socio economica e quella storica oltre alla registrazione del logo. Con questo segnale che parte da lontano, l’Organizzazione di Produttori (Op) Cereali Romagna è la prima Azienda che richiede, in Italia, la denominazione Igp per un cereale. Grazie a questa azione, l´Op riesce a dare una spinta altamente propositiva in più direzioni, quali la qualità della produzione,la valorizzazione territoriale, la specializzazione di mercato. Il tutto allo scopo di salvaguardare il reddito dei soci (il Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini e la Cooperativa Cereali Padenna di Ravenna) e dei loro produttori, traghettando il grano tenero da una conoscenza mercantile come "commodity" a quella di "speciality". Un segnale innovativo, ma che ha un tragitto di riconoscimento lungo e complesso. “In un settore dove la redditività aziendale è talmente sottile – dice Filippo Tramonti, Presidente sia dell’Op sia del Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini – l’ iniziativa si aggiunge alle altre attivate da Cereali Romagna, farina di grano romagnolo e pane di Romagna in primis, e si colloca nella giusta direzione per uno sviluppo della cerealicoltura nazionale e regionale. L’agricoltura, infatti, è sempre più complessa. Conseguentemente deve darsi delle regole, imboccare nuove strade e possibilmente trovare soluzioni, indispensabilmente legate alla professionalità degli addetti ed alla qualità del prodotto. L’istanza di riconoscimento del grano romagnolo Igp è una di queste”. L’idea, che vede coinvolti come partecipanti anche alcune strutture aderenti alla Ciaad di Ferrara ed il Consorzio Agrario di Ravenna, è un’espressione della precisa volontà della base sociale di Cereali Romagna ed è una delle attività previste dall’ statuto dell’Op. E’ chiaro che si tratta dell’apertura di un fronte, con tutte le variabili del caso, che non stravolge equilibri con i vari colossi del settore, ma la svolta che si è data l’Op insieme agli altri partecipanti al progetto è l’aspetto più qualificante. Per questa importante iniziativa Cereali Romagna ha utilizzato la professionalità della Società di consulenza Frutta & Company s. R. L. Di San Marino. Il settore cerealicolo necessita di uno svecchiamento delle procedure, pena – conclude Tramonti - l’affossamento del sistema, ormai costretto a battersi quasi esclusivamente con armi di difesa mentre può attivarsi con opere di innovazione e fascia alta di mercato unitamente alla salvaguardia della origine del prodotto. . |
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