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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Febbraio 2012 |
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TRASPORTI: NECESSARIO ALLUNGARE IL CORRIDOIO 5 FINO A MALTA
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Bruxelles, 13 febbraio 2012 - La proposta di modifica della rete transeuropea dei trasporti deve essere corretta ancora, allungando il corridoio fino a raggiungere Malta per collegare lŽEuropa alla sponda sud del Mediterraneo. EŽ questa la sintesi della proposta illustrata a Bruxelles al direttore generale della dg "move" Jean Eric Paquet, da Francesco Attaguile, nellŽambito dei lavori dellŽufficio politico della Conferenza delle regioni periferiche e marittime dŽEuropa. La Sicilia guida la commissione intermediterranea e dopo aver ottenuto, nello scorso ottobre, il ripristino del collegamento Napoli-palermo allŽinterno del nuovo corridoio Helsinky-la Valletta, ha presentato oggi una serie di osservazioni tecniche che si trasformeranno in emendamenti al documento presentato dalla Commissione europea. "Il corridoio - ha spiegato Attaguile - non risolve il problema della strozzatura dellŽattraversamento dello stretto di Messina e non prevede lŽinclusione nel core network, nella rete principale di collegamento cioeŽ, dei porti e degli aeroporti siciliani che sono terminale ferroviario e stradale essenziale al collegamento del corridoio allŽisola di Malta. "Si tratta - ha concluso - di errori materiali che comprometterebbero la funzionalitaŽ del sistema. LŽaeroporto di Catania, il porto di Augusta e quello di Pozzallo sono terminali naturali delle rotte verso Malta". La proposta siciliana eŽ stata condivisa e sostenuta dallŽufficio politico della Crpm e faraŽ parte del documento stretegico sulla politica mediterranea che saraŽ esitato il prossimo 9 marzo a Montpellier." Ieri, sempre a Bruxelles, la Sicilia aveva chiesto nel corso dei lavori della "commissione isole" della Crpm, la deroga sulla procedura degli aiuti di stato introdotta dalla commissione per tutti i finanziamenti alle infrastrutture di trasporto. La Commissione infatti ha imposto la procedura di valutazione della direzione concorrenza per tutti i finanziamenti che riguardano le infrastrutture di trasporto, sebbene gestite da enti pubblici. Una procedura mai utilizzata nelle regioni in ritardo di sviluppo che, introdotta adesso, allungherebbe i tempi di realizzazione di gran parte delle opere previste dalle schede dei cosiddetti "grandi progetti". Anche questa proposta siciliana - che parallelamente eŽ stata portata al tavolo tecnico con il governo nazionale - eŽ entrata nel pacchetto di proposte che le regioni europee sosterranno nel corso del nuovo processo di co-decisione che coinvolge tutte le istituzioni comunitarie. |
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